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PACHINO - Al processo contro la cosiddetta mafia di Pachino, in corso di svolgimento dinanzi ai giudici della quarta sezione della Corte d'Assise di Appello di Catania, hanno parlato ieri mattina gli avvocati Junio Celesti e Mario Murgo, in difesa del pachinese Massimo Caccamo, accusato sia di avere ucciso il tossicodipendente Carmelo Diamante che di associazione per delinquere di stampo mafioso. In primo grado, Massimo Caccamo era stato riconosc... Leggi tutto
Fonte: LaSicilia.it il 20-02-2003 - Categoria: Cronaca
PACHINO - Sono diversi i progetti che il comune di Pachino si propone di realizzare,a breve e a lungo termine,basti pensare che sono stati espletati circa 32 appalti dall'approvazione del bilancio. Tra le opere pubbliche di interesse sportivo, in un paese in cui lo sport sta ricominciando a vivere,figura la manutenzione del pallone tensostatico. La gara d'appalto è già stata espletata,si aspetta l'inizio dei lavori per la riparazione del telone... Leggi tutto
Fonte: LaSicilia.it il 20-02-2003 - Categoria: Cronaca
NOTO - Oggi i netini festeggiano San Corrado Confalonieri, patrono della città e della diocesi con una solenne cerimonia religiosa che si tiene nella chiesa pro cattedrale di San Carlo Borromeo. Alle ore 10,30 sarà celebrata, davanti l'arca d'argento del Santo, l'Eucarestia presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe Malandrino con la partecipazione del vescovo emerito Salvatore Nicolosi, del capitolo della cattedrale, del seminario. dei portator... Leggi tutto
Fonte: LaSicilia.it il 19-02-2003 - Categoria: Cronaca
La realtà associativa dell'Andit di Pachino si è ufficialmente presentata con un volto nuovo, entusiasta e carico di buoni propositi e attuabili, a giudicare dalle risposte ricevute. La responsabile dell'associazione è Assunta Rizzo, assistente sociale, che ha creduto alla possibilità di dare voce alle risorse artistiche e creative principalmente alle donne impegnate in famiglia, come mogli e madri, nel lavoro e nelle attività collaterali, c... Leggi tutto
Fonte: LaSicilia.it il 19-02-2003 - Categoria: Cronaca
PORTOPALO - E' stato definitivamente sciolto ogni dubbio: l'oggetto fortemente arrugginito per la permanenza in mare, dotato di spolette e fili, non era un ordigno bellico residuato delle seconda guerra mondiale. Ma, molto semplicemente, una boa. Ogni dubbio è stato fugato dagli artificieri dei carabinieri, che hanno effettuato il sopralluogo di rito nell'area portuale dove era stato notato il presunto ordigno che giaceva, da qualche giorno in q... Leggi tutto
Fonte: LaSicilia.it il 19-02-2003 - Categoria: Cronaca
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