Fondi per nuove aziende agricole. "Non servono"

Niente facile entusiasmo tra gli agricoltori della provincia di Siracusa per l’arrivo imminente di circa 5 mln di euro ad essi destinato dalla Regione.
Non abbiamo bisogno di aprire nuove imprese –dicono- ma piuttosto di aiuti concreti per sanare i nostri debiti.

Martedì 16 settembre 2008

Fonte:
http://www.mediterraneonews.it/
Pubblicato da: Corrado Modica il 17-09-2008 18:16 in Documenti

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Vorrei sapere cosa ne pensano i Pachinesi Globali riguardo questa dichiarazione di Giorgio Morana che, manco a dirlo, condivido perfettamente visto che in questo settore ci sono anche io con la mia piccola azienda agricola e faccio parte anche io dell' associazione ASSER di Pachino e Portopalo
Nel 2003 mi sono insediato come "giovane imprenditore" ricevendo un contributo a fondo perduto di 20.000 €.
Ovviamente, per ottenere il contributo devi rispettare determinate regole (giusto!):
1) Aprire partita IVA ed iscrizione alla camera di commercio (quindi versare trimestralmente i contributi INPS come coltivatore diretto)
2) Essere in possesso (regolarmente vidimati) dei registri di carico e scarico rifiuti speciali e il formulario per il loro trasporto
3) Presentare alla condotta agraria il bilancio annuale dell'azienda cercando così di evitare che qualche furbetto percepisca il finanziamento e se lo intaschi senza produrre un bel niente, discutibile dal mio punto di vista perchè purtroppo "fai la legge e trova l'inganno", comunque argini
4)avere un terreno di proprietà o in affitto con un estenzione di 8 u.d.e. (unità di misura che quantifica le giornate lavorative in base all'estenzione del terreno) pari a circa 4000 mq di superfice coperta (serre tunnel o altro) per assicurare lavoro per se stesso e cercare di creare occupazione, adesso se non vado errato ne servono 15 di u.d.e.
5) Avere un pozzo in regola con la denunzia al genio civile e pagarne annualmente il canone di attingimento.
6)Essere a disposizione dei dovuti controlli da parte dei funzionari dell' ispettorato agricoltura e foreste o da qualsiasi altro organo di controllo
7) Tenere adeguatamente aggiornato il "quaderno di campagna" dove verranno annotati tutti i trattamenti con data, dose di prodotto utilizzata in modo da poter avere un riscontro tra i prodotti fitofarmaci acquistati e utilizzati.
8) Essere in possesso di un attestato di capo azienda rilasciato dopo il dovuto corso ecc. ecc........

PENA LA RESTITUZIONE DEL FINANZIAMENTO EROGATO CON LA MAGGIORAZIONE DEI DOVUTI INTERESSI.

Tutto giustissimo dal mio punto di vista, in quanto se la comunità europea sborsa soldini è naturale che non te li regala ma fà un investimento per creare occupazione e ridurre tanti altri problemi e bla bla bla.......

Però mi chiedo : Se la mia azienda non produce più reddito, in quanto capita sempre più spesso e da circa quattro anni che il "FAMOSISSIMO..... POMODORO DI PACHINO"viene venduto da noi produttori sotto costo di produzione, come si può essere obbligati dai suddetti vincoli de parte della UE (ripeto, obblighi giustissimi) e quindi poter solo guardare il fallimento di se stesso, della propria azienda, e molto spesso della propria famiglia, in quanto ormai si parla come è stato più volte detto di un dramma sociale non solo aziendale ?
Mi sento come quel famoso detto "Il capitano non abbandona mai la propria nave, affonda con lei" ma in questo caso la nave di cui si parla è il futuro di tante famiglie e di una cultura fondata sull'agricoltura.

Distinti Saluti
Corrado Nastasi