La mia risposta al dott. Liggeri in merito al recente articolo su Marzamemi.

La mia risposta al dott. Liggeri in merito al recente articolo su Marzamemi. Egr. dott. Domenico Liggeri
ho letto con non poco stupore l’articolo pubblicato sul sito www.storienogastronomiche.it dal titolo “Marzamemi sta morendo, uccisa dai ristoratori” e, pur nel legittimo rispetto del diritto di cronaca, di critica e di recensione, mi corre l’obbligo eccepirle alcune doverose puntualizzazioni.

In primo luogo il Suo articolo, certamente devastante sul piano dell’immagine di Marzamemi – devastante proprio perché offre un’immagine pacchiana del borgo, che è tuttavia lontana dalla realtà, per fortuna, come è attestato dalle ripetute visite di personaggi del calibro di Gerard Depardieu, Giorgio Armani, Roberto Benigni, Enzo Cucchi (che a Marzamemi ha persino preso dimora) – è il frutto di un’opinione personale, esclusivamente soggettiva. A fronte di un giudizio negativo (e assolutamente non condivisibile) ne esistono per fortuna diversi di parere opposto, ovvero di tutte quelle persone che a Marzamemi ci sono state la prima volta, e da quel momento ci sono tornate tantissime altre.

Il sapore “passatista” dell’articolo non è nemmeno commentabile, essendo la massima rappresentazione del luogo comune “si stava meglio quando si stava peggio”, oppure frutto dell’inesorabile confronto con il tempo personale – l’età che fugge via – sempre carico di note nostalgiche ed amene.

Ma ciò che è inaccettabile è da un lato l’insinuazione di un improbabile cartello fra i ristoratori di Marzamemi (che, se esistesse veramente, contribuirebbe certamente ad aumentare la già alta qualità dei servizi esistenti presso la stragrande maggioranza dei ristoranti del luogo) e l’esplicito riferimento a cibi scadenti nella qualità e pessimi nel prezzo (salato).

In tutta franchezza, egr. dott. Liggeri, non so dove sia andato a cenare a Marzamemi, che pietanze abbia ordinato e con quale vino le abbia accompagnate. Ma, a ben leggere il Suo articolo, mi viene il fondato dubbio che Lei si sia semplicemente soffermato davanti ad un ottimo take away (per ragioni tutte sue, ma facilmente intuibili) e che per ripicca nei confronti di un’eccellenza enogastronomica vantata a ben vedere anche dalle pagine nazionali del Corriere della Sera (ieri, 18 agosto) si sia voluto “vendicare” per un servizio salato. Ma la vendetta è un piatto che si serve freddo, non col take away, seppur di “sapore passatista”.

Colgo l’occasione per invitarLa nuovamente a Marzamemi: mi offro personalmente di farLe da guida del posto come mio ospite.

Cordiali saluti
dott. Roberto Bruno
Sindaco di Pachino
Pubblicata da: Corrado Modica il 19-08-2014 21:41 in Comunicati

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