la Fame e la Sete

la Fame e la Sete Ricevo e pubblico la seguente comunicazione di Turi Borgh - Progetto Pachino.

Mai come oggi, i caratteri del "male italiano" sono il conformismo, l'obbedienza, l'inazione.
Io penso che ciò sia anche un “male pachinese”.

E poiché non voglio essere conformista, non devo obbedire a nessuno, in quanto uomo libero, e non ritengo l’inazione pratica degna, sento la necessità di esprimere il mio pensiero relativamente all’ultima vicenda politica della nostra sventurata città.

Quanto successo negli ultimi due giorni, ma io dico in incubazione dal 23 giugno u.s., è l’espressione di un sentimento e di un’indole propria dei protagonisti della vita amministrativa pachinese.
E cioè, “la fame e la sete” che attanagliano tali soggetti, i quali, incuranti del bene comune e degli interessi collettivi, intendono così affermare la propria esistenza.

La presenza dell’assessore Latino, nella penultima giunta Bonaiuto (sic!!!), costituiva, a mio modo di vedere, una dimostrazione di autonomia gestionale da parte del sindaco, da una parte, e la voglia di una maggioranza, dall’altra, di affidarsi ad uomini scelti per svolgere un determinato servizio, come, ad esempio, il preside Latino.
Personalmente, pur non condividendone la scesa in campo, ho valutato positivamente le prime azioni amministrative dell’assessore Latino, cui invio la mia solidarietà, umana e politica.
Le mosse relative all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole, la programmazione della refezione scolastica e il tentativo di riorganizzare i servizi a supporto delle scuole pachinesi, non potevano che essere gradite e sostenute anche da noi, avversari politici. Quando si lavora perbene, bisogna ammetterne la bontà.
Ciò che succede adesso, però, vede tali attività messe completamente da parte per soddisfare la fame e la sete della classe politica pachinese.
Lo dico con vera tristezza e rammarico, sia perché non si è data l’opportunità di lavorare con tranquillità ad un assessore, sia perché devo credere che sceglierlo, appena due mesi or sono, abbia costituito soltanto un mero atto di propaganda politica, alla guisa di un qualsiasi manifesto pubblicitario.
A questo punto non so per quanto tempo dureranno gli altri due assessori, anch’essi poco avvezzi alle faccenderie pseudo politiche pachinesi, proprio perché soddisfare gli appetiti di cotanti “cannarozzi” non è faccenda semplice.
Rinnovo gli auguri al sindaco Bonaiuto, certo delle sue affermazioni sulla tenuta della maggioranza. Quando il collante è costituito da tutta la fame e la sete che si vedono, si può star certi che sarà facile condurre la carovana. Gli ossicini e le carote sono garantite a tutti, i risultati a nessuno.

A questa ultima considerazione ne aggiungo una ancora più amara, che riguarda la maggioranza di 12 consiglieri, ingrassata a 15.

Ritengo sia vero ciò che dicono in tanti, cioè che, alla luce dei fatti, se anche avessimo vinto noi le elezioni, avremmo dovuto combattere la stessa fame e la stessa sete, perché gli uomini che nascono piccoli, rimangono piccoli. E pertanto, dalla prima all’ultima migrazione, assistiamo con tristezza alla svendita della dignità personale, umana e politica di alcuni compagni di viaggio.
Penso che la città dovrebbe condannare questo malcostume, ma immagino che l’indifferenza diffusa, il conformismo e l’inazione abbiano già preso il sopravvento e, dunque, prevarrà il silenzio.

Pachino, 04/09/2009

Salvatore Borgh
(Progetto Pachino)
Pubblicata da: Corrado Modica il 04-09-2009 18:35 in Comunicati

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Corrado Modica
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