Il Programma amministrativo di Emanuele Rotta Sindaco

Il Programma amministrativo di Emanuele Rotta Sindaco Inseriamo in questa sede, un primo stralcio del programma amministrativo della coalizione di Emanuele Rotta Sindaco.
Lo pubblichiamo in varie puntate per consentirne una lettura più comoda. Tuttavia, chi volesse leggerlo per intero, può prenderne visione sul sito www.progettopachino.it oppure scaricarlo integralmente dal link http://www.progettopachino.it/programma_amministrativo.doc

saluti.

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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA COALIZIONE
Emanuele Rotta Sindaco

Quest’anno, con le modifiche alla legge elettorale siciliana, per il comune di Pachino, sono previsti 4 assessorati. Sulla base di ciò, abbiamo suddiviso le rubriche assessoriali nelle quattro aree di governo.
Salvo ulteriori modifiche e aggiustamenti, questo sarà lo schema da realizzare:
Territorio, Ambiente e Infrastrutture (Lavori Pubblici, Urbanistica, Rete idrica e fognaria, Ambiente, Ecologia);
Sviluppo Economico e Attività Produttive (Agricoltura, Turismo, Artigianato, Commercio, Beni Culturali, Politiche Energetiche, Politiche Comunitarie, Sportello Europa, URP);
Stato Sociale e Benessere dei Cittadini (Servizi sociali, Sanità, Pari Opportunità, Politiche giovanili e informa giovani, Sport e Spettacolo, Formazione, Pubblica Istruzione);
Programmazione e gestione economico-finanziaria (Bilancio, Finanze, Tributi, Servizi Comunali, Personale, Polizia Municipale, Cimitero)


DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Libertà è partecipazione
La trasparenza degli atti amministrativi deve far diventare il comune una casa di vetro.

Dare contenuti e reali opportunità per la partecipazione delle persone alla vita politica e amministrativa del Comune è il primo forte impegno che ci assumiamo e che definisce le linee guida del programma che vogliamo proporre alla città di Pachino. Abbiamo bisogno di ritrovare insieme ai nostri cittadini il VALORE della POLITICA: confronto, ascolto, servizio e non mestiere. Tra gli strumenti di partecipazione crediamo si debba puntare:

Pannelli informativi elettronici o anche cartacei, nei centri, utili per dare in maniera continuativa le notizie e le informazioni locali: delibere, ordinanze, incontri, proposte culturali, associative, ecc.
In collaborazione con le Scuole, proponiamo di coinvolgere gli studenti nelle attività istituzionali e amministrative, anche con forme quali il Consiglio Comunale dei Ragazzi per avvicinare alle Istituzioni e alle regole che disciplinano la convivenza tra le persone, la parte così importante e giovane della nostra società.

Il sito internet del comune
È necessario implementare il sito internet del Comune per renderlo fruibile su argomenti oltre quelli istituzionali già presenti: attività culturali territoriali e oltre, iniziative delle associazioni, circuiti commerciali locali, ricettività di ristorazione. Nell'ottica di promuovere ulteriori forme di partecipazione e di dialogo dei e con i cittadini è utile attivare un BLOG nel sito web del Comune, quale efficace e moderno strumento comunicativo.

Un giornale comunale
In forma cartacea, o elettronica, sfruttando il sito del comune, bisogna prevedere l'uscita trimestrale di un giornale del Comune, sforzo questo significativo e che dovrà trovare nella nostra Biblioteca il coordinamento e lo slancio necessari alla realizzazione di tale obiettivo. Per renderlo fruibile a tutti i cittadini è necessario tradurlo in altre lingue. Renderlo sia fornitore di notizie informazioni verso le persone che ricettore di domande e proposte da parte dei lettori.

Bilancio Partecipativo
Dobbiamo avviare questa sperimentazione che può aiutare le Istituzioni e i cittadini a relazionarsi meglio, collegando questa pratica alla costituzione dei Consigli di quartiere e/o di frazione che, per il nostro territorio, costituiscono uno strumento adeguato di partecipazione anche dei cittadini stranieri, con loro rappresentanti eletti.

Le CONSULTE CITTADINE sono già previste nello Statuto comunale, ma non sono mai entrate in funzione. Le consideriamo come vera dimensione partecipativa dei cittadini all’interno delle istituzioni comunali. Partecipazione, diretta, efficace ed in linea con l’idea del Bilancio partecipato.

Assemblee Pubbliche
Chiamare i cittadini, su argomenti di interesse generale, a partecipare a pubbliche assemblee è una modalità non nuova ma che va ripresa con convinzione, specialmente su argomenti e problemi che vanno ad incidere sulla vita della comunità e delle persone.



RISTRUTTURAZIONE COMUNE
VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE e RIORGANIZZAZIONE
L’Amministrazione comunale userà sempre il metodo della concertazione come strumento di programmazione ed utilizzo delle risorse umane esistenti nell’ente.
Riteniamo che il comune di Pachino è riuscito a fornire servizi alla cittadinanza, in questi ultimi anni, grazie all’impegno dei tantissimi impiegati comunali che hanno svolto il proprio compito con professionalità e dedizione.
Siamo convinti, pertanto, che all’interno degli uffici esistano molte professionalità che possono essere messe in grado di lavorare ancora meglio e con maggiore soddisfazione, anche personale. Per fare questo, è necessario riorganizzare gli uffici e i servizi.
Bisogna completare l’e-government (servizi comunali via internet) e istituire la Carta digitale dei servizi, bisogna misurare le unità dei servizi, riformulare la pianta organica in base a quantità e qualità dei servizi, stendendo un piano dell’organizzazione. E’ necessario determinare l’esatto carico di lavoro per ogni dipendente, stabilire il giusto rapporto tra unità dei servizi e numero di impiegati e semplificare al massimo le procedure. Ad esempio, potrebbero anche essere raccolti in un unico testo tutti i regolamenti comunali esistenti.
È importante attuare il controllo di gestione e valorizzare le risorse interne, per evitare il ricorso a costose consulenze esterne. Puntare all’efficienza del servizio. Portare all’esterno solo i servizi che costano meno e affidare all’apparato comunale i compiti di maggiore livello professionale e di costo.
Realizzare, anche attraverso appositi percorsi formativi, uno staff, interno, di progettazione che sia in grado di realizzare e seguire le richieste per la finanza strutturata.


RISANAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO
Il comune è sull’orlo del dissesto e, se ciò dovesse accadere, ne pagherebbero le conseguenze le fasce deboli della cittadinanza.
La nostra idea è di risanare riorganizzando il comune.
Esiste un nesso inscindibile tra risanamento dei conti e aumento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione e quindi della possibilità di mantenere e aumentare la qualità dei servizi.
Bisogna ottenere, dunque, efficienze nell’organizzazione dell’apparato ed esaminare i bilanci, alla ricerca di risorse non utilizzate. È vero che non ci sono soldi ma, riducendo le spese inutili e preparando progetti cantierabili, ristabiliremo l’equilibrio finanziario delle casse comunali.
Il controllo della spesa, con la sua qualificazione e razionalizzazione, è assunto come condizione necessaria per destinare risorse alle priorità di intervento individuate e per elevare l'equità del sistema. Pensare di spostare verso l’esterno i servizi meno costosi e affidare alle risorse interne quelli, finanziariamente, più gravosi, può determinare una crescita professionale dei dipendenti unita ad un sicuro risparmio di spesa pubblica. L'impegno della prossima amministrazione è quello di puntare verso l'autonomia finanziaria del Comune, che permette la tenuta e la qualificazione dei servizi, pur valutando la possibilità di prevedere per le fasce di redditi più basse l'esenzione dall'addizionale IRPEF, o la graduazione per fasce di reddito di aliquote differenziate. Si possono rivedere le aliquote della Tariffa sulla spazzatura. L’attuale metodo di considerare solo i metri cubi, va modificato per individuare un coefficiente che tenga conto sia di questi che del numero delle persone che vivono nel nucleo abitativo.
Il metodo dei metri quadrati non è un buon indice perchè non tiene conto dell'effettiva produzione di rifiuti e non tiene conto di tutte quelle abitazioni che burocraticamente non sono state accatastate oppure sulla carta non sono residenziali.
Un buon metodo potrebbe essere quello della tassazione personale: ogni cittadino, in relazione al proprio nucleo familiare, residente sul territorio o avente proprietà sul territorio, è tenuto a pagare una quota per la spazzatura.
In questo modo l'evasione viene ridotta praticamente a zero.
La quota da pagare può essere divisa in quattro fasce. La prima fascia, la più bassa per i residente con reddito nullo o minore ad un tetto, invalidi ecc. ecc.; la seconda fascia per tutti quelli con redditi decenti, la terza per chi ha un'attività sul territorio (la quota comprenderebbe la tassa personale e quella dell'attività), la quarta fascia per chi possiede più di due immobili o ha attività con produzione di rifiuti particolarmente abbondanti.
Per ricavare la quota basta calcolare le spese affrontate dal comune per la gestione rifiuti e dividerle in proporzione alle 4 fasce.
La raccolta differenziata deve essere incentivata sia per diminuire i costi, sia per far diminuire tale aliquota. La discarica comunale deve essere riaperta e rimessa in funzione sia con le risorse interne già previste, sia con altri meccanismi di finanziamento, per eliminare gli alti costi di trasporto e abbancamento in altri siti, che influenzano negativamente la tassa sulla spazzatura (ad oggi si spendono circa 90.000 euro al mese in più per conferire i rifiuti nelle discariche di altri comuni).
Al fine di realizzare tutte le possibile sinergie ed economie disponibili è indispensabile una gestione forte dei servizi di supporto: amministrazione del personale, gestione delle reti e informatica, capacità di rapportarsi anche con gli uffici delle entrate.
Gli obiettivi principali sono:
• ripristinare l’attività della discarica comunale per non pagare più gli altissimi costi di trasporto verso altre località;
• lotta alla diffusa evasione dei tributi locali al fine di ridurre la pressione fiscale sui cittadini;
• recuperare gli immobili del comune, per azzerare gli affitti per uffici;
• bloccare la pratica dei debiti fuori bilancio;
• valorizzazione delle risorse interne del comune, evitando il ricorso a consulenze esterne, molto costose;
• riscossione dei canoni per utilizzo per patrimonio immobiliare comunale.

Pubblicata da: Turi Borgh il 26-05-2009 00:36 in Approfondimenti

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Comma 2 dell'articolo 2 dello statuto comunale

"2. Costituiscono la Comunità pachinese coloro che risiedono sul territorio comunale o vi hanno
dimora e vi svolgono abitualmente l'attività lavorativa, vi appartengono altresì i pachinesi residenti
all'estero e gli extracomunitari dimoranti nella città in regola con le leggi sull'immigrazione"
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Basta citare questo comma per avere la dimensione della grandezza e della relativa mancanza di una visione politica che sovrintende il progetto Pachino...
La parte pubblicata ovviamente riguarda si l'ordinamento degli assessorati in base alla nuova legge regionale...e a come si devono spartire le competenze....La prima parte è tutta ad appannaggio di una nota, si fa per dire, casa della comunicazione ... imbonitrice. Dal progetto si evince che si continua sulla stessa solita strada che è quella di tappare la bocca alle libere espressioni che si sono sviluppate nel territorio per incanalare la comunicazione che diventa braccio esecutivo delle celie che nel tempo si renderanno necessarie...
Qualsiasi progetto di sviluppo futuro deve valorizzare le risorse esistenti e non pretendere di chiudere.... per riaprire carrozzoni finanziati che poi costituiscono il doveroso obolo verso gli aderenti al fantomatico progetto pachino.

Progetto che riguarda il centro destra con la partecipazione straordinaria di soggetti sinistrati fatta di gente che pratica la politica da una vita... ma solo e soltanto per trarne qualche beneficio personale...Chi deve capire ha già capito...

Se poi ci vogliamo fare due risate vista la grandezza delle parole scritte sul programma, esaminiamo quanto si afferma per ciò che riguarda la tarsu...La legge ordinatrice è del 1993 a molti anni di distanza le menti eccelse del progetto Pachino hanno pensato che in controtendenza a quello che dice la legge, nel paese dei balocchi si attua sulla carta la divisione della tassa sulla spazzatura ad personam...
Tu nasci e di conseguenza sei nobilitato ad accollarti una tassa personale sulla spazzatura...ovunque tu risiedi..basta avere una casa nel territorio di Pachino.....Beh peccato che una proposta che rimane solo un pensiero illuminato dai falò con cui qualcuno ha ammorbato l'aria cittadina immolando cassonetti inservibili...ma stracolmi di spazzatura...
Questo è un paese che non si fà mancare nulla e all' uopo quando serve sono capaci anche di produrre diossina....
La cosa che mi vede timidamente favorevole è l'istituzione del consiglio comunale dei ragazzi..Una utile palestra per molare forbici e coltelli fin da piccoli...Ma a parte gli scherzi in questo senso c'è molto da fare...e come prima cosa da scrivere a stampatello è che devi avere un progetto che ha una precisa e solida posizione politica con principi dignitosi e soprattutto capace di stare anche all'opposizione per non inficiare la mente e il pensiero democratico al "milazzismo"
Che tradotto è una forma vitale non sarebbe altro che il viscido gattopardismo con la qual frase nelle sue espressioni primarie questo Progetto Pachino trae linfa vitale...

“Bisogna che tutto cambi affinché tutto rimanga come è”

appunto....