E meno male che non volevano le polemiche!

La prima fase della campagna elettorale del cosiddetto Progetto Pachino si è rivelata l'ideale prosecuzione di quella che l'ha preceduta: largo quindi agli esponenti provinciali, coinvolti anch'essi "a titolo personale".

Non si può fare a meno di notarlo: come mai parlano solo i siracusani di una coalizione che nasce sotto l'esplicita bandiera dell'autarchia, dell' "orgoglio pachinese", del rifiuto dei partiti -giust'appunto- siracusani (con l'eccezione dell'UDC, che però, soprattutto con il suo segretario provinciale, è "espressione del nuovo")?

Mistero.

Eppure, a far parlare gente che non conosce la storia della nostra città si rischiano gaffes ed imprecisioni anche pesanti, come quelle in cui sono incorsi ieri gli "sponsors" del cosiddetto Progetto Pachino.

Non ci soffermeremo troppo su quanto ha detto il prof. Turi Magro, il quale -da esperto d'antiquariato della politica- giustamente ha messo tutti in guardia dall'azione dei tarli.

Nè sull'On. Enzo Vinciullo, dal quale apprendiamo che il simbolo del suo stesso partito non avrebbe poi così tanto valore....

E' più preoccupante, piuttosto, il livello di disinformazione, di pregiudizio e di menzogna veicolato dall'On. Fabio Granata, al quale però concediamo la distanza siderale che, da anni, lo separa dal nostro territorio e dalle sue esigenze, forse scambiate con quelle della carriera politica di qualche suo amico di vecchia data.

Concediamo, insomma, all'On. Granata -lo stesso che, un 'anno fa, si presentava ad una convention organizzata non dalla Fidapa, ma dalla tanto esecrata Rinascita, per raccogliere l'applauso di trecento cittadini tributato a lui ed allo stato maggiore di Forza Italia, per suggellare una federazione che a tutt'oggi è forte e feconda- che sia stato male informato da chi gli ha descritto i passaggi della storia recente di Pachino, mettendogli in bocca che Rinascita "avrebbe sfiduciato quattro sindaci".

Com'è possibile leggere nel prontuario pubblicato su questo sito, i Sindaci sfiduciati a Pachino sono stati, in tutto, solo tre, a meno che non si voglia dare la colpa a Rinascita del decesso del quarto: responsabilità che, continuando di questo passo, ben presto ci attribuiranno...

Solo che, in verità, il primo dei tre -il preside Carmelo Latino- non fu sfiduciato da Rinascita la quale, con i suoi tre consiglieri, si astenne, valendo l'astensione quale voto contrario alla mozione di sfiducia.

Quanto agli altri due a nessuno, soprattutto ad un politico di valore e di valori come Granata, dovrebbe essere usuale limitarsi alle suggestioni ed alla superficie, ma dirci la sua sul merito: ci piacerebbe sapere, insomma, se l'illustre esponente ritiene che un sindaco che aveva cambiato 54 volte i propri assessori ovvero un'altro che "governava" con sette consiglieri e mezzo -dopo un ribaltone- non meritassero di essere mandati a casa...

Per il secondo dei due bastava completare l'analisi con alcuni dei suoi suggeritori pachinesi e farsi sussurrare che -proprio tra di loro- stavano seduti alcuni esponenti che, nell'autunno scorso, non stavano a giocare a ramino nell'aula consiliare, ma votare la sfiducia al Sindaco Campisi.

Magari con l'intenzione, non troppo nascosta, di cercare di farsi eleggere al suo posto...

E' così, comunque, che è partita la campagna elettorale "senza polemiche" dell'accoppiata Progetto Pachino-UDC: "senza polemiche", in effetti, non è sinonimo di "senza menzogne"!
Pubblicata da: Rinascita Di Pachino il 17-05-2009 15:22 in Comunicati

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