Democrazia diretta o rappresentativa?

I commenti che oramai si susseguono denotano una sfiducia verso questo modo di fare politica!
I partiti non sono in grado di raccogliere e di interpretare le esigenze e le aspettative della popolazione.
I politici sono più impegnati a curare i loro interessi e hanno perso gli obiettivi del loro mandato.
Si prospettano soluzioni stravaganti: larghe intese, grandi coalizioni, progetti pachino, commissariamento straordinario come governo ordinario
Si mettono in campo tutti gli strumenti offerti dalla nuova tecnologia: dibattiti internauti, indagini telefoniche di gradimento.

A questo punto aggiungo, nel calderone delle ipotesi, un’ ulteriore alternativa, la più drastica e stravagante di tutte, come possibile soluzione alla richiesta di maggiore democrazia, trasparenza e pubblicità dell’azione amministrativa!

Dato questo sentimento di repulsione per tutto ciò che è POLITICO…un essere oscuro, poco comprensibile, ambiguo, egoista, fannullone, ammaliatore e traditore, perché non si propone di esercitare DIRETTAMENTE la nostra sovranità?

Insomma il nostro statuto prevede ipotesi di referendum, si sono diffuse anche da noi le primarie!!!
Perche non chiedere, per le scelte fondamentali del nostro comune, il coinvolgimento diretto dei cittadini?

Ovviamente è una provocazione. Essendo uno strumento che è in concreto di difficile attuazione (fatta eccezione per alcuni strumenti), ma che può dare uno spunto interessante ad un dibattito, monotono, che si impone per l’eccessivo carattere inquisitorio verso il mondo dei politici, dal quale molti si badano bene dal tenersi distante, quasi fossero, quest’ultimi,delle streghe, dimenticando che sono eletti dal popolo!

Astrattamente considerata, la mia proposta batte tutte. Ma siamo sicuri che, sempre astrattamente parlando, il POPOLO sarebbe in grado di autogovernarsi?
Io credo di no!!!anche in quel caso si affermerebbe l’indole dell’uomo: quella di prevaricare sull’altro!
Hobbes affermava, appunto, che “bellum omnium contra omnes. homo homini lupus”
E voi cosa ne pensate? Siamo tutti governanti!riusciremmo a trovare una soluzione unitaria?
Pubblicata da: Caruso Marco il 27-02-2009 19:10 in Opinioni

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Diceva Max Webar sociologo che improntava i suoi ragionamenti sull' agire dell' individuo:"Ogni istituzione in nessun caso si basa sul consenso, il consenso è solo apparente. Ogni istituzione si basa sull'imposizione ossia alcuni uomini proclamano una situazione come valida e altri individui si conformano ad essa."
Il Principio che metti in discussione tu caro Marco," La democrazia diretta " in realtà non esiste e non potrà mai esistere perchè gli uomini hanno un carattere intenzionale e dotato di senso e oriantato a delle motivazioni.
Per cui l'obbedienza è dettata dalla relazione di autorità cioè dal fatto che gli individui assumono il volere dell' altro come se fosse il proprio.
Noi individui agiamo perchè assegniamo ad una situazione una validità. Questa validità è però nella nostra Pachino presa di mira dai "VECCHI VOLPONI" una validità MALATA in quanto si basa su delle credenze che non hanno un volere corrispondente a quello che questa gente proclama.
Io me ne sento responsabile e penso che è anche colpa mia e di tutti quelli che non sono riusciti a proclamare un volere nuovo e capace di formare un' istituzione che sia strutturata nei vertici di un partito.

Il partito di oggi per me non è un partito come non lo sarebbe per Weber, perchè è diventato un' organizzazione dettata dal principio tradizionale e si accede ad esso per virtù santificata dalle origini.

Il partito invece dovrebbe mirare alla selezione dei capi e dei LEADER capaci di instaurare una relazione di autorità nei confronti dei cittadini i quali si sentono in dovere di obbedire.

Detto questo Marco, io voglio ritornare a noi.
Il mio discorso che ho fatto prima di riferisce al fatto che io ho fiducia come non mai nel sistema Legale e dei partiti, ma quando vedi che il mondo gira al contrario io non trovo quale migliore soluzione quella di fare della mia persona e di altre persone sane un "unione di persone" e voglio cercare di non abbandonare il mio volere e quello della gente che incontro e mi dice ma quando facciamo qualcosa Gianluca?

Io ti dico una cosa fino a quando noi parleremo in "POLITICHESE" non risolveremo niente perchè l'istruzione e la cultura ammesso che questo lo sia, è un MEZZO per arrivare al fine che la buona condotta delle persone e soprattutto deve servire a mio parere per la guida di tutti gli altri che non sanno dove andare.

Io ti reputo una persona intelligente ma penso anche che per fare politica bisogna collaborare e non atteggiarsi come il capo di tutti, non che tu faccia questo ma penso che noi dobbiamo prendere parte a degli incontri e vederci se tu vuoi per confrontarci a 4 occhi.

Io ti dico subito che mi sto organizzando con altri giovani per parlare e dire la nostra e confrontarci con gli occhi e non solo ma anche con i fatti se riusciremo a proclamare un volere e delle strade in comune.
Tramite lo schermo di un computer si può fare tanto per i "POCHI INTERESSATI O MEGLIO CURIOSONI DI COSA STA SUCCEDENDO"dobbiamo essere svegli perchè se non facciamo nulla di concreto allora avremmo dato spunto a qualche furbetto del quartiere che proverà a schiacciare la tua motivazione a fare qualcosa in base al principio della natura umana conflittuale di Hobbes.

Tu se mi inviti a qualche tua iniziativa tua io vengo e ti do la mia parola, il confronto è una cosa nobile che arricchisce io sarò un giorno felice di vedere delle persone che almeno hanno delle capacità ma non di certo sono contento oggi di vedere le stesse facce, gli stessi discorsi, e le stesse promesse IMPOSSIBILI.

Mi fermo, e con molta ammirazione verso le tue parole ti auguro di avere un futuro in politica.

Saluti Gianluca