Con un "accorato" video e una lettera di sole due righe, la Petralito si rimangia le dimissioni

Con un "accorato" video e una lettera di sole due righe, la Petralito si rimangia le dimissioni Non ce ne voglia, la sindaca Petralito, ma il suo accorato video, con cui si rimangia le dimissioni, si colloca e la colloca, suo malgrado, tra i “giganti” della satira politica Cetto Laqualunque (A.Albanese) e Antonio Latrippa (A.De Curtis - Totó).

Un minuto/trentacinque secondi di vuoto pneumatico condito dal suo solito melenso “pachinonelcuore” e con l’unica giustificazione dei tanti concittadini/concittadine (lo sentite l’eco di Totó?) che le hanno chiesto di restare.

A fare il paio con il video: due righe sulla lettera (protocollo n.6895 del 14/3/23) di ritiro dimissioni.

Fuor di satira, abbiamo:
- nessuna spiegazione di cosa sia avvenuto in questi venti giorni;
- nessuna motivazione che ci faccia comprendere quali “nodi” politici l’hanno indotta a dimettersi (esattamente come con ogni dimissione di assessore/a);
- nessun accenno al come, con quali attori, con quali impegni/compromessi, tali nodi siano stati sciolti;
- nessun tipo di chiarimento su quale sia la maggioranza politica su cui, da oggi, potrà contare;
- nessun accenno a come intende affrontare concretamente le 30 pagine di criticità che la sua relazione espone, beninteso, senza identificare nessuna responsabilità da parte sua.

Le avvisaglie, che queste dimissioni fossero farlocche e finalizzate solo a perpetuare/rattoppare la guerra intestina tra sindaca e la sua multiforme maggioranza, c’erano tutte: dal suo iper attivismo mediatico; alla propaganda spicciola (particolarmente triste, visto che lei accusa gli altri di strumentalizzare, il suo post di qualche giorno fa, con tanto di foto di lei, con immancabile fascia tricolore, ed alcuni dipendenti “regolarizzati”, con la dicitura “il comune è una famiglia …”, dopo che, nella sua relazione, aveva scaricato su tutti i dirigenti e dipendenti comunali le responsabilità della sua paralisi amministrativa); per concludere con il teatrale video arrivato sul filo di lana del ventesimo giorno.

Dopo queste prove di cinismo politico di bassissima lega - come se a Pachino, per come siamo messi, ne sentissimo ancora il bisogno - la sindaca perde definitivamente ogni alone di innocenza. Non è più una cittadina impegnata prestata alla politica ma una scaltra politica impegnata a perpetuare i metodi della politica più compromessa, deteriore ed opaca a partire dall’incollarsi ad una poltrona.

Su queste basi, può starne certa, il Partito Democratico - Circolo di Pachino la combatterà… sempre.

Per il Partito Democratico - Circolo di Pachino,
il Segretario
Giancarlo Romano Barone.
Pubblicata da: Corrado Modica il 16-03-2023 19:01 in Comunicati

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