Cambiamenti come Tafazzi. Parte Seconda

Cambiamenti come Tafazzi. Parte Seconda Il Tafazziano comunicato stampa di Cambiamenti di qualche giorno fa, col quale si sono scagliati violentemente contro di me, era alla fine corredato di un’immagine che ritraeva una piovra, simbolo della mafia, avvinghiata attorno ad un compiaciuto signore seduto su una poltrona e circondato di soldi da tutte le parti.

Mai tale scelta poteva essere più evocativa per rappresentare l’autoritratto di Cambiamenti!

Quasi quasi potreste utilizzarlo per la vostra prossima campagna elettorale: il perbenismo sfaccettato e da "animelle pure" presentato come facciata per tentare di imbonire i Pachinesi che però vi conoscono bene.

Tutti i Pachinesi sanno chi ha tramato per far sciogliere la mia amministrazione, chi ha sollecitato la Prefettura con esplicite richieste per far insediare la Commissione di indagine, mentre dall’altro lato si frequentavano ambienti e personaggi per lo meno equivoci!

Signori di Cambiamenti, comprendo che per voi chiunque manifesti dissenso verso il vostro modo di operare viene visto (come dice un mio amico) come colui che si macchia di reato di "lesa maestà".

Ma mettetevi il cuore in pace perché in questa campagna elettorale non potete pensare di chiudere la bocca alle persone.

Soprattutto quando dicono la verità!

E la verità è che nessuna delle attività amministrative passate al vaglio della Commissione di indagine che è stata al Comune per ben sei mesi ha avuto evidenza penale, o è sfociata nell'apertura di fascicoli di indagine, o nella formulazione di ipotesi di reato nei confronti miei e dei miei assessori e consiglieri di maggioranza.

La verità è che tutti sanno le schifose trame politiche che stanno dietro lo scioglimento della mia amministrazione.

Trame che voi avete retto e favorito, giocando e facendo suggerire l’eliminazione politica mia e della mia amministrazione, ordendo bugie su bugie.

La verità è che dovevate fermarmi a tutti costi, perché non avevate il coraggio di affrontarmi elettoralmente!

E quanto sta emergendo proprio in questi giorni dalla Commissione Antimafia presieduta dall’on. Claudio Fava sull’ingiusto scioglimento del vicino comune di Scicli ha elementi assai inquietanti per la similitudine dello schema utilizzato anche a Pachino: stessi personaggi, stesse trame, stessi meccanismi di compulsione sulla stampa, stesse pressioni nei confronti della Prefettura.

Proprio per onore della verità e soprattutto della dignità dei Pachinesi il cui buon nome è stato ingiustamente macchiato da un marchio infamante e abnorme, chiedo che la Commissione Antimafia apra un fascicolo anche sullo scioglimento di Pachino, per appurare oggettivamente quanto accaduto, visto che lo schema seguito a Pachino è straordinariamente simile a quello applicato a Scicli!

Chiedo all’on.le Fava di convocarmi in audizione in Commissione; di convocare tutti i personaggi, siano essi politici, funzionari, giornalisti ecc., che a vario titolo sono stati protagonisti di quella drammatica fase.

Lo si deve alla Verità e alla Giustizia!

Roberto Bruno
Pubblicata da: Corrado Modica il 21-04-2020 12:37 in Comunicati

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