WWF chiede istituzine riserver naturali

PALERMO - E' veramente paradossale che mentre l' Unione Europea ci chiede di tutelare, oltre le aree protette già istituite, anche i Siti di Interesse Comunitario (SIC) manchino ancora all'appello ben 14 riserve naturali tra le quali alcune di eccezionale valore come Marettimo, Favigana, Levanzo, Lipari, Pantani di Pachino".

Ad affermarlo è il Wwf-Sicilia.

"Per la riserva naturale di Lipari - aggiunge il Wwf - peraltro, l' organo di consulenza dell' assessorato regionale territorio, ha da tempo individuato con esattezza i confini ed ha predisposto il regolamento di attuazione".

La prima richiesta che avanziamo - dicono Franco Russo presidente regionale Wwf e Francesco Alaimo responsabile regionale Aree Protette - è che venga finalmente completato il piano delle riserve integrandolo, appunto, con le 14 mancanti".

"La seconda richiesta è che cessi il disinteresse dell'assessorato Territorio e Ambiente nei confronti delle aree protette. I fondi per parchi e riserve, infatti, sono stati progressivamente ridotti: 33 miliardi di lire nel 2001, 30 miliardi nel 2002, 28 miliardi nel 2003. Nello stesso periodo il personale addetto dell' assessorato Territorio è passato da 50 a 20 unità con le conseguenze facilmente prevedibili".
Fonte: Normanno.it il 09-09-2004 - Categoria: Cronaca

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RISERVE NATURALI: E IL PROMONTORIO


Anche su questo delicatissimo argomento problema/risorsa: ho costruito un sito. Anzi, forse, sono due! Ma l'oggetto non cambia. Il primo inquadra i pantani del Promontorio: il secondo estende la ricerca anche ai pantani che si trovano interamente sul territorio di, Marza, Cirica( palumintu re corna) e dunque di Ispica.
Se partiamo da Longarini, diviso quasi a meta dal canale di bonifica: che è diventata linea idraulica e fisica della divisione amministrativa delle Provincie Regionali di Siracusa e Ragusa. Le sue acque superficiali provengono da due direzioni:una corre verso Rosolini, passando per Bommiscuro. L'altra, minore, proviene dalla direzione di Ispica, contrada Meucia. Le due linee d'acqua si congiungono in un'area sita, fra un ponte nei pressi di contrada Roselle e il ponte di Passo Corrado:che si introducono nel canale di bonifica, e lambiscono le vicine area di Burgio Ramaddini e delle saline fino a Cozzo Lomo. Dalla destra si dipartono due linea d'acqua che provengono idealmente dall'altura del feudo di San Basilio e si immettono nella depressione di Longarini all'altezza delle contrade di Gerbi e Cancaleo. Cozzo Lomo divide l'altra linea d'acqua che proviene da settentrione: che si diparte dalle alture netine di contrada Coste fredde Burgio che attraversa contrada Fondo di Panza e si incanala in contrada Fontanelle fino a raggiungere la parte destra della depressione. Segue il pantano di Cuba. Con due direttrici d'acqua che si congiungono al Ponte dei Cipudduzzi.Le quali provengono: una da Pozzo Feto in Contrada Luparello; l'altra, che corre parallela alla provinciale Pachino-Ispica, che proviene dall'altura di contrada Casanova. Cuba riceve acqua dolce direttamente dalle fontane( sorgenti) che tuttora dovrebbero esistere dai piedi delle lievi alture di Fondo Melone. Da qui, l'etimologia di "cuba" che in arabo significa "ampolla d'acqua". Poi, dopo le alture di contrada Chiappa: ci si introduce nella media depressione che comprende le ex aree del pantano Cannone.( cancellato con Amore) separato dal Cozzo Pesce, che si attesta a 8 metri sul livello del mare, il pantano della Viruga. Le cui acque dolci si dipartono dal lato destro di case Maucini, che rimane a quota 28 sul livello del mare. Le aree della palude lambiscono il sistema acquitrinoso del Pantano di Ciaramiraro: che rimane incassato nelle alte coste argillose di Concerie, che degradano lievemente nella costa di levante chiamata Cuffara. Queste coste, medie, introducono, dopo una lieve altura, il pantano di Puntorio (Ponterio). Che riceve modesti apporti d'acqua dalla omonima contrada di Cuffara. Sulla destra rimane Punta delle Formiche. Sulla sinistra, la profondità dell'Isola delle Correnti: che rimane la lingua di terra più luminosa dell'intera costa meridionale siciliana. Per arrivare al Pantano Parrino, bisogna entrare nella Rada di Portopalo. Un tempo chiamato anche Pantanello: riceve apporti di acqua dolce che provengono, quando piove, dalle alture del Corridore Campana e dalla Chiusa del Conte. Che configurano, insieme ad altre contrade: le alture lievi dall'aria raffinata della Carrubella(Scarruzzuni). Dalla Carubella, serbatoio di acqua di Portopalo, dove qualcuno ha ipotizzato vi fosse la citta di Ichana, se volgi lo sguardo verso settentrione e ti metti sul profilo alto di poggio San Gaetano, salita di Caitina, vedi nell’insieme lo splendore della depressione di Morghella:le cui acque dolci si dipartono da due venature che solcano la nera terra di contrada Saiazza. Una, proviene, da Cozzo Filua, con capotesta un grande contenitore d’acqua interrato: fatto costruire dalla famiglia Starrabba di Rudini. L’altra sul lato settentrionale verso colle Xibini da dove che si diparte, da contrada Xirbata, aiutata dall’omonimo abbeveratoio e da sotto la Torre netina. Due mirabili acquedotti modellati e costruiti dagli Starrabba di Rudini con una antica tecnica idraulica che rimanda ai quanat di Palermo: fatti costruire, più di mille anni fa dagli arabi. Oltrepassata la tozza e preponderante area calcarea di Cugni, anticamente solcata dallo Wadi del Gavettone,( ecco perchè abitata dal mesolitico) ci si introduce nella Rada delle Colombe ( (Mars al Hammam), oggi Marzamemi: con i suoi due pantani. Quello di Littera, davanti al Porto Fossa di Marzamemi: alimentato dalle acque superficiali provenienti da Pachino: Pozzo Vecchio e acquedotto di Quarugli per risalire fino alla chiesa di San Corrado. Che nel bivio della circonvallazione( Pachino Marzamemi) si divarica e riceve, anche, le acque piovane e torrenziali e anticamente di scarto: provenienti dalla direzione del vecchio e nuovo serbatoio pensile idrico di Pachino. L'altro pantano,anticamente trasformato in saline, come a Morghella e a Longarini: è quello delle "saline di Marzamemi" che riceve acqua dolce dalla torrenzialità dei mesi invernali proveniente dalle alture di contrada Cozzi e Tre Colli.Oltre agli scarici idrici della ridente cittadina turistica di Mars.
Rimane la lieve depressione di Pantano Reitani: di cui non ho molte informazioni.Prima di introdursi, superata la popolata e calcarea zona di San Lorenzo: la immensa depressione di Vendicari che è protetta fin dal 1984 da un Decreto Regionale di vincolo e la successiva,lenta,istituzione del Parco.