Vincenzo Sapia capo dei Baschi Blu Onu di Siracusa.

Sarà a capo dei Baschi Blu Onu di Siracusa. Lui è Vincenzo Sapia, 43 anni, da circa otto impegnato nella Protezione Civile. Una carica che giunge come riconoscimento di un volontariato che non ha mai avuto confini. Molte le missioni umanitarie in cui l'uomo ha prestato il suo operato, un'esistenza, in fondo, votata agli altri, ai bisognosi di ogni sorta; un grande esmpio di altruismo.

L'autorizzazione ad aprire il comando di Siracusa è arrivata dal console Giovanni Giampino che lo ha contattato personalmente, attraverso il comando provinciale di Pachino, presieduto dal comandante Francesco Montalto. Vincenzo Sapia non ci ha pensato due volte e ha accettato subito l'incarico. Una prima missione umanitaria è già in programma nelle terre desolate dell'Afghanistan, mentre il 21 e il 22 settembre, dietro invito del console, Sapia sarà presente alla conferenza mondiale dei Baschi Blu dell'Onu a Palermo.

«Sarà la mia prima importante missione umanitaria quella in Afghanistan - ha detto - Con me porterò i baschi blu di Siracusa che militano nella mia associazione di Protezione Civile (invia Fillioley n.1), uomini e donne addestrati per intervenire in operazioni di primo soccorso. Indubbiamente, per me, è una delle più grandi esperienze, un'impresa importante considerando i miei trascorsi». Il gruppo di volontari dovrebbe partire in ottobre. Intanto il loro addestramento continua, con azioni in campo, con un programma di lavoro che non dimentica le emergenze del nostro territorio.

Certo solo i migliori tra questi uomini avranno il privilegio di entrare a far parte dell'esercito del bene, a loro il compito di portare solidarietà, comprensione e un pratico sostegno ai popoli martoriati dell'Afghanistan. Una responsabilità che ognuno di loro sente fortemente quale imperativo morale. «In quella terra di nessuno - aggiunge Sapia - vivono milioni di uomini, donne e bambini che hanno assolutamente necessità di assistenza e conforto. Noi saremo lì anche per poterlo garantire.

E' un evento questa mia nomina, l'imminente partenza. Sono felice e pieno di gratitudine verso quelle persone che hanno segnalato il mio nome, soprattutto all'interno dell'associazione, a chi mi ha poi assegnato l'incarico». Nuovi eroi si aggiungono dunque ai tanti che hanno dedicato la propria vita al senso alto di una simile missione; e Siracusa orgogliosamente diventa uno degli avamposti più fertili. La neo carica non sorprende gli amici di Sapia, chi lo conosce difatti conferma lo spessore di un impegno sociale mai affievolito, negli anni.

«E' una tappa della vita fondamentale - prosegue Sapia - Ritengo di essere fortunato, lo crediamo io e il mio gruppo. E' un privilegio contribuire ad una causa tanto elevata». Nessun timore, nessuna remora nemmeno da parte dei giovani siracusani in procinto di affrontare un percorso difficile, sicuri di farcela, di riuscire a dare il meglio, fosse solo strappare un sorriso alle vittime indifese di una terra dilaniata da fame e conflitti. «E' come arrivare al massimo del proprio impegno - conclude - eppure penso di essere solo all'inizio di un tragitto impervio, dove c'è ancora molto da dare. Noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità e, sicuramente, non ci tireremo indietro di fronte a niente».
Fonte: LaSicilia.it il 03-08-2002 - Categoria: Cronaca

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