«Via il canale da Porto Fossa»

«Via il canale da Porto Fossa» MARZAMEMI - Procedono in maniera spedita i lavori di manutenzione, pavimentazione e illuminazione di Porto Fossa Marzamemi. I lavori, commissionati dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici alla ditta Saim società cooperativa per circa un milione e mezzo di euro, dovranno essere consegnati all'inizio di settembre 2008. Già la prossima estate, però, gran parte delle opere potrebbe essere ultimata dando un nuovo volto al porticciolo di Marzamemi che in questi anni di fatto si è trasformato, grazie anche alle numerose concessioni a ditte private, in un piccolo scalo turistico. A suggerire un ulteriore miglioramento da realizzarsi in corso d'opera è la Lega Navale, delegazione di Pachino e Marzamemi presieduta dall'architetto Giuseppe Spataro. L'esponente della Lega navale italiana, infatti, ha suggerito di spostare le foci dei due canaloni delle acque bianche che si riversano nello specchio d'acqua portuale deturpando l'ambiente.

«Durante i lavori di ammodernamento del piazzale di Porto Fossa - ha spiegato l'arch. Spataro - è venuto fuori il canalone che riversa in mare tutte le acque piovane provenienti da Pachino. Nonostante si tratti di acque bianche, è di tutta evidenza come la furia dell'acqua trascini con sé detriti di ogni tipo. È così che nello specchio d'acqua portuale vengono riversate carcasse di animali morti, pneumatici in disuso e mille altri oggetti. Tutto ciò inquina e deturpa il piccolo porto che grazie ai lavori sulla banchina sarà un vero e proprio gioiello, quasi una bomboniera per gli amanti della nautica. «Sarebbe invece opportuno e certamente poco oneroso - ha continuato Sparo - approfittando delle opere in corso, far sfociare il canale fuori dall'area portuale. Se si evita infatti il curvone realizzato dal vecchio canalone, l'acqua andrebbe a sfociare in mare aperto evitando così i problemi di inquinamento di insabbiamento del porto nei cui fondali si trova di tutto con grave pregiudizio anche per l'immagine oltre che per l'ambiente». Secondo il presidente della Lega Navale italiana delegazione di Pachino e Marzamemi sarebbe anche opportuno congiungere i due canali esistenti le cui acque andrebbero convogliate in mare aperto.

Salvatore Marziano


Lavori in Corso



MARZAMEMI - (sa.mar.) La manutenzione del Porto Fossa Marzamemi migliorerà notevolmente i servizi dello scalo. La ditta sta procedendo alla canalizzazione delle tubature e provvederà alla pavimentazione ed illuminazione dell'intera area che costituirà anche una grande piazza oltre che una banchina portuale. Il ministero delle infrastrutture per le opere marittime inoltre dovrebbe intervenire anche nei moli frangiflutti che con la forza delle onde risultano piegati in maniera anomala. Sarebbe inoltre necessario rendere maggiormente accessibile l'ingresso in porto che ora avviene con molta cautela.


LA STORIA - Struttura nata per commercializzare il vino prodotto nelle cantine Rudinì



MARZAMEMI - (sa.mar.) Lo scalo portuale di Porto Fossa Marzamemi fu costruito in maniera funzionale al commercio del vino ed al palmento Rudinì ubicato nella parte sommitale a ridosso della frazione. A mezzo di una canalizzazione in parte ancora esistente, il prezioso liquido veniva trasportato direttamente fin sulle stive delle navi ormeggiate nel porticciolo. Oggi, a causa dell'insabbiamento e di alcuni cubi frangiflutti in cemento armati mal sistemati, l'accesso ai natanti di grossa stazza è impossibile. Il porto Fossa però costituisce ancora un ottimo punto di approdo per molti velisti e diportisti che apprezzano particolarmente le caratteristiche del mare spesso piatto con un vento costante ed adatto alla navigazione. Da qualche anno dunque il turismo nel piccolo borgo marinaro arriva anche dal mare. Nei mesi estivi sono tantissimi i diportisti che fanno tappa nel porticciolo per ammirare il vecchio borgo marinaro.
Fonte: LaSicilia.it il 11-11-2007 - Categoria: Cronaca

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Ritengo apprezzabile la proposta, e fattibile l'opera suggerita dall'arch Giuseppe Spataro...

Il curvone della cosidetta "saia" potrebbe essere facilmente eliminato e deviato, vista la circostanza, abbastanza casuale, della esistenza nei paraggi delle attrezzature e delle strutture edilizie del depuratore comunale...

Se si dà una occhiata alla zona, io l'ho fatto tramite google earth, si vede chiaramente che non ci sono strutture che potrebbero complicare la fattibilità e la realizzazione dell'opera...

Ritengo importante la proposta fatta dal collega, che oltre all'aspetto economico sulla rada per effetto dell'iterramento e della poco igenicità del sito..per i rifiuti organi trasportati...:
l'opera suggerita darebbe una significativa ed importanza trasformazione in positivo del territorio....

Con questa attrezzatura non solo si possono preservare i luoghi dal degrado ambientale attinenti all'area della rada con rifiuti organici, ma essa rappresenta una importante opera che riguarda tutto il centro urbano di Pachino, visto che è la stessa acqua che allaga le case di Via Mascagni, da me chiamate impropriamente Bronx anche se è cosi il logo comune con la quale viene intesa questa area urbana...arriva fino al porto Fossa di Marzamemi

Queste attrezzature preserverebbe tutta la zona da e probabili e sicure future e attuali inondazioni ed allagamenti...

Che ricordiamocelo, nelle previsioni, sono gradualmente ed implacabilmente sempre più grandi: per effetto della espansione urbana, che avviene a monte...

La prima cosa da fare è quella di recepire ed inserire nel Piano Triennale delle opere pubbliche questa opera idraulica...



Saluti, Spiros