Vertenza riserve a Palermo

PACHINO - Arriva ad un punto di svolta la lunga vicenda delle aree Sic, Zps e dell'istituenda riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale che invece di rivelarsi vantaggiosa per gli operatori locali rischia di produrre danni economici di notevole portata alle centinaia di aziende produttrici di ortofrutta ed in primo luogo di pomodori. Il presidente del consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino Salvatore dell'Arte ha infatti comunicato l'indizione di un tavolo tecnico a Palermo che vedrà la partecipazione in una sorta di conferenza di servizi di tre assessorati regionali e cioè quello competente in materie agricole e forestali, quello al territorio ed ambiente e l'assessorato al demanio. La riunione è fissata per il prossimo 26 settembre, una data che comunque consente i margini per la presentazione di un eventuale ricorso dato che i termini per l'impugnazione del decreto di istituzione pubblicato in gazzetta ufficiale sono stati postergati.

“Si tratta di un risultato importante, -ha dichiarato il presidente dell'Igp Salvatore Dell'Arte e che ci fa ben sperare circa la revoca totale delle aree di tutela o comunque relativamente ad una rideterminazione dei confini che appaia congrua. Il fatto di riunire attorno ad uno stesso tavolo ben tre assessorati regionali e farli interloquire con i rappresentanti del consorzio è un risultato importante. Ancora una volta, -ha continuato Dell'Arte la presenza del consorzio di tutela è risultata determinante nella vicenda. Se fosse mancato l'apporto di questo organo, forse questo primo risultato non si sarebbe neanche ottenuto. Va comunque dato atto alla deputazione regionale di aver saputo ben caldeggiare le nostre istanze. Vedremo ora cosa succederà a Palermo”.

L'assessorato Territorio ed Ambiente con decreto n°46 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso luglio aveva individuato ben 1.810.709 ettari di terreno tra riserve e pre-riserve da sottoporre a tutela vincolistica. Una quantità di terreno enorme che in gran parte veniva sottratta a quello già ricompresso nel disciplinare di produzione come luogo volto alla produzione di pomodoro Igp. Addirittura rispetto ad altre delimitazioni fatte in passato e contro le quali sono stati proposti dei ricorsi tra i quali quello dell'azienda di itticoltura Spatola, le aree che sono state sottoposte a vincoli sono cresciute notevolmente, ed in loco non si riesce a capire quale sia stata la razio utilizzata per deciderne la tutela. Le aree ricomprese sono quelle di Longarini, Cuba, Morghella, Auruca e Marzamemi e si estendono fino a ricomprendere diversi centri di produzione aziendale nonché villette e seconde case poste in località divenute negli anni turistiche.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-09-2006 - Categoria: Economia

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