Verso l'azzeramento della Giunta

PACHINO - Aria di burrasca sulla giunta pachinese. Dopo aver mandato a vuoto per ben due volte il Consiglio comunale, facendo mancare il numero legale in occasione della relazione semestrale del sindaco, giovedì sera la maggioranza si è riunita per un vertice che potrebbe portare a grossi cambiamenti a breve termine. L'azzeramento della Giunta è l'ipotesi più probabile visto che in base alle richieste dei vari gruppi di maggioranza non si riesce a trovare la quadratura del cerchio. Forza Italia, Udc e An: il leit-motiv è sempre lo stesso ovvero il doppio assessore nell'esecutivo. Ma siccome la matematica, è risaputo, non è opinione, queste richieste sono destinate a restare lettera morta e quindi la palla passerebbe di nuovo nelle mani del sindaco. Ma è una palla infuocata come fa sapere un autorevole esponente della maggioranza che, onde evitare ulteriori polemiche, preferisce non esporsi. E che dice questo esponente? Avanza un rischio: che Rinascita, il movimento che vanta la primogenitura sulla proposta di candidare nel 2001 Sebastiano Barone a sindaco, potrebbe uscire dall'esecutivo e dalla maggioranza stessa qualora venga scelta la strada dell'azzeramento e della riduzione degli assessorati ad appannaggio del movimento stesso. Senza Rinascita, conti alla mano, in consiglio non è che le cose cambierebbero di molto considerato che la lista civica ha visto assottigliarsi la sua pattuglia di consiglieri da quattro a due dopo le uscite di Dell'Ali e Di Fede, ora rispettivamente all'Udc e ad An. E poi c'è l'incognita rappresentata da una parte dell'Udc che ha avanzato un nome, quello di Carmelo Iacono, che non avrebbe suscitato reazioni entusiastiche all'interno di una parte della maggioranza. Ma al sindaco converrebbe politicamente sganciarsi da Rinascita che alle ultime amministrative fu la lista che riportò il maggior numero di preferenze.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 05-07-2003 - Categoria: Politica

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CHIEDO UN ATTO DI CORAGGIO AL SINDACO PER NON SCIOGLIERE L'ATTUALE GIUNTA E RICOMPORRE UNA GIUNTA DI SUA ESCLUSIVA NOMINA E COLLABORAZIONE PER DETERMINARE QUEL CAMBIAMENTO DI CUI PACHINO HA BISOGNO.

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Caro Sindaco, uomini di progresso e civiltà democratica del Consiglio Comunale del Comune di Pachino. Il mandato che i cittadini di Pachino vi hanno conferito è quello di governare la città per portare in alto i valori condivisi e le aspettative politico sociali di cui questa cittadina ha necessità e bisogno.
Ancora una volta, giochi vecchi e nuovi di potere hanno portato la sua rappresentanza istituzionale a subire rimaneggiamenti decurtazioni e spostamenti di numeri e cambiamenti in corso d'opera e cambi di casacca politica che sembrano ripercorrere vecchie logiche mai sopite nella gestione amministrativa e politica della cosa pubblica a Pachino. L'aggregazione di forze di governo, di uomini indirizzati verso la valorizzazione e al bene comune di volta in volta risultano essere messe in minoranza.Lo fu' la giunta di Mauro Adamo: minata al suo interno da giochi di potere trasversali ma sopratutto da interessi personali di cui mi rammarico politicamente e non personalmente con chi ha omologato la rappresentanza politica della sinistra e dei D.S. a Pachino.Non lo è certamente questa amministrazione chiaramente espressione di una coalizione riconducibile ai partiti di centro-destra.Fondamentale rimane ,comunque, una componente essenziale di questa coalizione amministrativa che di fatto vinse le elezione. Essendo il partito di maggioranza relativa e con il peso politico e amministrativo di ben quattro consiglieri. Questo movimento risulta essere stato l'ago della bilancia: sia nella prima, che nella seconda amministrazione; Rinascita di Pachino. Dopo alterne vicende interne la parte che oggi ne rimane (due consiglieri) affianca l'attuale Sindaco di cui ne fù espressione prioritaria e da cui fu' indicato come Sindaco. Oggi, a distanza di poco più di due anni, dalle elezioni, essa risulta rimaneggiata e vilipesa dalle defezioni che all'interno della stessa ci sono state e verificate.E' da questo movimento che bisogna ripartire se si vuole recuperare e rafforzare la componente rimasta nella società pachinese e se si vuole trovare una chiave politica per ribaltare la soluzione politica in prospettiva.E a partire dalla convinzione che se si convince questa componente di governo a ri-orientare a sinistra la loro politica essi potranno recuperare i valori fondanti per cui questo movimento è nato. E solo con questa componente sociale si possano realizzare le aspettative e i progetti sociali e politici che aveva in mente Mauro Adamo. Se si perde questa occasione non si avrà mai una amministrazione capace di genererare quel cambiamento di cui Pachino ha necessità e bisogno.Pertanto, oggi, è inutile e fuori logica che l'opposizione partitica della sinistra e dell'Ulivo scalpiti per la soluzione finale di azzeramento della giunta e del consiglio eletto democraticamente dai cittadini. E' chiaro, che oggi, lo fà, non tanto per la certezza di vincere le elezioni amministrative, quanto per alternare qualche uomo in più alla pur minoritaria e inconsistente e debole opposizione che si verrebbe a definire e a determinare con le nuove elezioni amministrative. Dal quadro cosi analizzato risulta oggi inconcepibile proporre una soluzione di azzeramento dell'attuale amministrazione. Ma, purtroppo,considerato che l'omologazione di intenti meramente rappresentativi attraversa ambedue gli schieramenti quello che appare importante è fondamentele è essere, comunque, i nuovi consiglieri in consiglio comunale della, pur esigua e minoritaria, opposizione. Riducendo, di fatto, la visione politica ad interessi personali e propri, anche, nella politica attuale dei partiti della coalizione di centro-sinistra.La prova significativa ed indicativa sono state le recenti e continue iniziative dei Comunisti Italiani che hanno intrapreso azioni politiche e mostrato interesse al sol fine e scopo di perorare la canditatura del loro Segretario alle recentissime Provinciali. Finita quella aspettativa elettiva è sfumata l'occasione di essere stato eletto a consigliere Provinciale è contestualmente finita ogni iniziativa politica di quel partito nella città e nel territorio.O no? Insomma, si continua a fare politica con la sola logica legata alle personali esigenze dei singoli che hanno ridotto la rappresentanza della sinistra a mera testimonianza. Senza, oramai, nessun rappresentante in consiglio Comunale.( Massimo dove sei?) La linea attuale dai partiti della opposizione, fino ad ora perseguita e seguita, è sbagliata inconsistente e riducibile alle sole aspettative di rappresentanza dei singoli segretari di partito. I quali, fanno politica e aspirano ad essere, naturalmente, proposti per essere eletti in seno al nuovo consiglio nelle prossime elezioni. Nulla di più. Sotto il pumbleo cielo e alle nuvole di scirocco all'orizzonte della città di Pachino. Senza un progetto politico nuovo e innovativo per la ricomposizione di forze progressiste e cattoliche a ispirazione sociale e solidale capaci di introdurre ed esplicitare un reale cambiamento negli orizzonti plurali per le nuove generazioni di Pachino. Per riportare in alto i valori morali etici e civili di una società in evoluzione. Ecco perchè ritengo essenziale recuperare le aspettative di tutti i cittadini a dare in continuità un governo alla città con questo attuale Sindaco. Espressione del voto democratico dei cittadini. Recuperando i veri valori che il Sindaco ha momentaneamente dovuto mettere da parte.( Per l'ostracismo a suo tempo interessato dei soloni interni ai D.S. che considerano campo inavvicinabile a nuovi dirigenti). La stagnazione di idee e di innovazione imposta all'interno dei D.S., dei Comunisti Italiani ed in minima parte anche in quella di Rifondazione Comunista è gravissima e priva di sbocchi politici che se perdura condannerà la sinistra e il centro-sinistra all'opposizione per le prossime elezioni.Chiedo, pertanto, al Sindaco di farsi interprete coerente della espressione progressista e solidale di cui è parte attiva e dei cittadini che lo hanno eletto. Di andare avanti in questo progetto che lo pone come attore principale di una ricomposizione di un movimento per una interpretazione autentica del mandato che gli è stato conferito dai cittadini di Pachino.Solo cosi potrà riscattare i valori alti per cui è stato eletto.Ed essere cosi coerente con la legge e con la espressione di voto della maggioranza dei cittadini. Avevo sperato ed intravisto un cambiamento all'interno dei D.S. abbastanza significativo è produttivo con l'elezione a Segretario di Salvatore Borgh. Ho dovuto via via ricredermi. Sono rimasto deluso dalla condotta politica che ha mantenuto nei rapporti con chi voleva sostanzialmente dargli, in fondo, una mano.Suggerisco anche a lui di interpretare positivamente questo messaggio e di ribaltare l'attuale posizione che lo vede interessato a breve alla sua sola elezione a consigliere comunale.Al fine di fare crescere nella società e nel paese quella consapevolezza e maturazione di un reale blocco alternativo di governo per il governo democratico e progressista della città di Pachino. Cordiali SALUTI. Spiros