Ventiquattro ore per una informazione e comunicazione di pace

di Elisa Marincola
La conferenza stampa di presentazione della Ventiquattro ore per un’informazione e comunicazione di pace si terrà mercoledì 14 dicembre 2005 alle ore 11.30 a Roma, Sala “Walter Tobagi”, FNSI, corso Vittorio Emanuele II, 349. L’indifferenza di gran parte dell’informazione per temi quali conflitti dimenticati, diritti umani, sviluppo, multiculturalità, e la contemporanea crescita di fonti di comunicazione indipendente, mediattivisti e autori che, a proprio rischio e e colpiti continuamente da censure e indagini dal sapore persecutorio, riempiono i crescenti vuoti di notizie lasciati dalle testate più autorevoli, rendono ormai improrogabile una mobilitazione diffusa e trasversale di tutti quanti credono che l’informazione possa dare un contributo alla costruzione della pace in quanto prospettiva politica reale, quale è sancita dall’articolo 11 della nostra Costituzione.

Non è un caso che, ogni giorno che passa cresce la domanda proveniente dalla società civile di un’informazione vera e credibile. Per questo, la Tavola della pace, il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, la Federazione nazionale Stampa Italiana e l’Usigrai – Sindacato Giornalisti Rai Articolo 21, Megachip, Redattore Sociale, Premio Ilaria Alpi hanno deciso di organizzare una Giornata nazionale dedicata alla promozione di “un’informazione e comunicazione di pace”, che si terrà il prossimo 10 marzo.

L’iniziativa nasce da un ampio confronto fra operatori di pace e operatori dell’informazione che si è sviluppato alla vigilia della marcia per la pace Perugia-Assisi dello scorso 11 settembre.

Diamo voce alla pace! E’ prima di tutto un appello che i promotori intendono rivolgere a tutti gli organi di informazione pubblici e privati affinché i problemi della pace possano ricevere una più corretta e adeguata attenzione in un tempo che si fa sempre più difficile. Questo appello si salda con la più ampia richiesta di riaffermare la libertà di espressione e il diritto all’informazione e rilanciare il ruolo di servizio pubblico della Rai.

E’ una sfida importante: non potremo, infatti limitarci all’ennesimo convegno, in cui parlare tra pochi già sensibilizzati, ancora una volta su informazione e guerra. La Giornata nazionale dovrà, al contrario, dare vita a una miriade di appuntamenti, proposte, incontri, pericolo assemblee e quant’altro si riesca a organizzare fin nel più sperduto comune di montagna.

Enti Locali, scuole e organizzazioni della società civile saranno invitati a promuovere iniziative di riflessione e mobilitazione sui problemi dell’informazione e della comunicazione di pace.

Non possiamo fermarci alla denuncia: dobbiamo anche impegnarci a far crescere una cultura della pace:

da questa Giornata, prenderà avvio un concreto lavoro comune per costruire una sede di confronto e di formazione reciproca tra operatori della comunicazione e operatori di pace, la via per recuperare valore all’informazione, restituire il diritto di “cittadinanza” alla parola pace nelle nostre redazioni.

Sembra un progetto di difficile realizzazione, ma solo a chi non conosce quanto sia diffuso in Italia il sentimento di pace e quante cittadine e cittadini, da soli o con l’appoggio di associazioni, enti locali e sindacati, realizzano ogni giorno da anni, sui propri territori ma anche e soprattutto verso paesi e popolazioni in situazioni di crisi, quella politica di pace che tutti noi vorremmo diventasse programma di governo. Con l’aiuto di questa rete, ma raccogliendo ogni possibile offerta di collaborazione e di idee, portiamo a tutti il messaggio che è concretamente possibile “un’altra informazione e comunicazione” che parli il linguaggio della pace e sia in grado di intrecciarsi a un’altra istanza improrogabile: quella per riaffermare la libertà di espressione e il diritto all’informazione.

Qualche passo è stato già fatto: la diretta della Rai sulla Marcia, attraverso TG3, Rai Tre e Rainews24, ma anche di emittenti indipendenti come Radio Popolare network, la notizia della prossima apertura di una sede Rai in India e nell’Africa subsahariana hanno risposto a una richiesta precisa avanzata insieme da questi due mondi.

E dobbiamo soprattutto guardare in avanti, alle nuove generazioni. La Tavola e il Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani hanno già costituito una rete di centinaia di scuole che lavorano da tempo sui programmi di educazione alla pace. Realizziamo insieme dei progetti didattici che intreccino l’educazione alla pace con l’educazione ai media intesa come preparazione alla cittadinanza attiva, e avremo in gran parte spuntato le armi dell’informazione “embedded” con gli eserciti e i poteri di ogni provenienza.

La “Ventiquattr’ore per una “informazione e comunicazione di pace” sarà caratterizzata da decine di iniziative che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.

Sarà preceduta da un incontro di preparazione, che si svolgerà ad Assisi il 14 gennaio 2006, in occasione del Seminario nazionale per il decennale della Tavola della pace

Alla conferenza stampa interverranno tra gli altri Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, Francesco Cavalli, Vicepresidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Paolo Serventi Longhi Segretario Nazionale Federazione Nazionale della stampa Italiana, Roberto Natale, Segretario dell’USIGRAI – Sindacato Giornalisti Rai.

Ufficio Stampa:
Alessandra Tarquini 347.9117177 – Elisa Marincola 338.9849315
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Fonte: Articolo21.info il 13-12-2005 - Categoria: Cronaca

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