Varato «Il Cireneo»

Varato «Il Cireneo» PACHINO - E' stato inaugurato sabato scorso alla presenza del responsabile del progetto Francesco Magnano, del sindaco di Pachino Giuseppe Campisi, dell'assessore ai servizi sociali Nunziata Nastasi e di una nutrita rappresentanza delle forze dell'ordine, la «Casa per i diritti umani Il Cireneo» che ospiterà rifugiati politici. Il centro, finanziato dal Ministero degli interni è finalizzato a promuovere l'integrazione sociale dei richiedenti asilo politico e potrà ospitare fino a 15 persone, 10 ordinari e 5 cosiddetti «vulnerabili» ossia uomini donne o bambini vittime di torture o di discriminazioni gravi. Attualmente la casa è occupata da cinque persone e ne sono in arrivo altre tre. «Il nostro progetto, -ha affermato Francesco Magnano- è uno dei modi per raggiungere l'obiettivo finale che è quello di dare completa applicazione alla Convenzione di Ginevra per la tutela dei migranti nel territorio. Si tratta di un obiettivo primario per l'Italia, -ha continuato Magnano- anche in considerazione del fatto che noi italiani siamo stati migranti. Prima di accogliere altre persone nel nostro Paese, anche noi siamo stati accolti ed abbiamo vissuto il disagio di essere cittadini in terra straniera».

Spesso quando si parla di migranti si hanno dei preconcetti e la parola migrante sembra essere sinonimo di criminalità e situazioni spiacevoli. «Purtroppo è così, -ha affermato Magnano- ma ricordiamoci che negli Stati Uniti d'America dove noi italiani arrivavamo, il numero maggiore dei reati era commesso proprio da noi. La storia spesso poi si ripete». Il progetto è finanziato fino al 31 dicembre, quindi con una durata piuttosto limitata nel tempo. Tuttavia i servizi sociali pachinesi sono già al lavoro, come ha anche puntualizzato l'assessore Nastasi, per riproporre l'esperienza finalizzata principalmente all'integrazione. «Noi non facciamo altro che dare a dei migranti che hanno chiesto asilo politico nel nostro paese, -ha ribadito Magnano- vitto, alloggio, assistenza sanitaria e possibilità lavorativa, fornendo anche lezioni di italiano per favorire al massimo l'integrazione». Il sindaco Giuseppe Campisi ha poi sottolineato come il rispetto delle regole da parte di tutti, sia italiani che stranieri, favorisce la libera e pacifica convivenza. Nella casa operano oltre a diversi volontari anche una mediatrice culturale e personale selezionato dall'associazione. Al momento sono ospiti della casa un iracheno, due somali, un eritreo ed un camerunense.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-07-2008 - Categoria: Cronaca

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