Vandali o criminali?

PACHINO - Prendendo spunto dagli atti vandalici, susseguitisi a ritmo incalzante nell'arco di poche settimane, il senatore Pietro Ferrara ritiene sia giunto il momento della riflessione.
«In poco più di una settimana - dice - sono state messe a segno tre presunte azioni vandaliche ai danni di diverse strutture. Una è la pinacoteca, completamente devastata; l'altra è la sede dell'amministrazione comunale dove è andata in frantumi una vetrata; e poi ancora un terzo atto vandalico è stato perpetrato in una scuola. «Una fitta sequenza di azioni che non può passare inosservata e che ha bisogno di un'attenta analisi. Bisogna innanzitutto capire - avverte Ferrara - e per questo mi affido alle forze dell'ordine, se si tratta di azioni vandaliche messe a segno da persone senza scrupoli, o se invece autori di tali colpi siano esponenti della criminalità organizzata. Nel primo caso ci si dovrebbe interrogare sulla cultura della legalità e sulle cause che ne hanno ostacolato la diffusione. Se, invece, si dovesse trattare di criminalità organizzata l'amministrazione dovrebbe ponderare a lungo per capirne le cause dell'escalation.
«L'amministrazione comunale, comunque, non può stare a guardare, ma deve agire per porre un freno a questa spirale di violenza. Un problema di ordine pubblico di cui già negli anni '90 avevano sofferto il comune di Pachino e tutto il territorio provinciale, a causa della recrudescenza degli atti criminosi.

In qualità di componente della commissione nazionale antimafia, allora mi adoperai per far sì che la predetta commissione venisse in visita nel comune capoluogo. In quell'occasione fu decisa l'istituzione di un posto di polizia a Noto. Adesso credo sia arrivato il momento di dare il via ad azioni forti per contrastare il deprecabile fenomeno. Quando le indagini già avviate dai carabinieri faranno luce sulla matrice della azioni criminose, l'amministrazione comunale dovrà mettere a punto un dettagliato programma. In attesa di ciò però ci si dovrebbe adoperare per far sì che la cultura della legalità diventi un caposaldo dell'educazione dei giovani. Penso, dunque, all'incremento di alcune attività, tutte improntate sulla legalità, che già si svolgono presso talune scuole. Occorre che i giovani, in età scolare, sviluppino il senso del dovere e prendano coscienza del ruolo a cui sono chiamati in seno alla società. L'Amministrazione poi oltre a intensificare i controlli, mediante l'istituzione di vigili, dovrebbe comminare salate multe a quanti attentano al patrimonio edilizio pubblico».

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2003 - Categoria: Cronaca

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