Va in pezzi la Giunta: si dimettono altri due assessori

PACHINO - Lunedì nero per la politica. Ieri mattina, così come anticipato nella giornata di sabato dal coordinatore di Rinascita Sebastiano Mallia, gli assessori Gambuzza e Scala hanno rassegnato le loro irrevocabili dimissioni, seguiti nella remissione del mandato anche da altri due componenti della giunta e cioè Michele Blandizzi e Salvatore Lucchesi che facevano capo rispettivamente ai consiglieri Dell'Ali e Rosa. Si scioglie come neve al sole dunque la giunta. La decisione è la diretta conseguenza del mancato allargamento della compagine di governo ai Liberalsocialisti ed all'Udeur così come richiesto dalle forze dell'ex maggioranza, viste come unica soluzione per la continuazione di un'esperienza amministrativa alquanto travagliata. Il dimissionario Lucchesi ha così commentato: "E' stata una scelta ormai obbligata. Il mancato rispetto dei patti allíindomani del voto consiliare sul bilancio approvato grazie alle due forze di opposizione imponeva un'apertura nei loro confronti. Il sindaco ha invece deciso diversamente venendo alla determinazione di aprire all'Udc". A rimanere in carica sono stati invece i forzisti Paolino Greco ed Enzo Berretta. Stando così le cose si preannuncia un rimpasto netto all'interno dell'amministrazione Barone. L'ipotesi più accreditata è la ricostituzione della Casa delle Libertà al gran completo (vista anche l'assenza di Rinascita), che potrebbe garantire
autonomamente la stabilità. Il primo cittadino potrebbe contare su tre consiglieri forzisti, quattro dell'Udc, tre di An e sull'indipendente Di Pietro arrivando ad undici.

Tutto questo però è veritiero solo sulla carta e a molti sembra il frutto di una semplice operazione matematica. Dubbi infatti verrebbero espressi circa la volontà dei rappresentanti del partito di Fini di sostenere l'azione politica di Barone. Se infatti l'operazione Cdl potrebbe avere il placet provinciale, difficilmente i rapporti da tempo logorati tra gli esponenti
locali potrebbero rinsaldarsi. An dunque, dopo essere stata messa all'angolo dal primo cittadino, potrebbe riservargli delle brutte sorprese, così come al resto dei componenti del centrodestra. Dopo aver sempre avanzato la richiesta di un ricompattamento delle forze di governo ed avere ricevuto un costante diniego, ora che risulta necessaria potrebbe esprimere il suo niet. Il partito di Rotta e Difede sarebbe inoltre difficilmente rimpiazzabile. Rinascita infatti uscendo dall'amministrazione ha deciso di cambiare definitivamente
rotta e diffcilmente gli uomini di Blundo ritornano sui loro passi. Indisponibili sarebbero anche i Liberalsocialisti e il partito di Mastella idonei solo al momento dello stato di necessità ma poi abbandonati al momento di onorare gli
accordi. Indisponibili anche i due battitori liberi Rosa e
Dell'Ali che hanno manifestato apertamente il loro dissenso nei confronti del primo cittadino facendo dimettere i loro due rappresentanti diretti in giunta.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-07-2004 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net