Una squadra in piena crisi

PACHINO - Adesso che s'inceppa anche in casa, salgono le preoccupazioni. Periodo difficile per il Pachino che l'altro ieri non è andato al di là di un modesto 0-0 contro il Canicattì, al cospetto dei propri tifosi. Dopo l'inopinata battuta d'arresto del turno precedente (0-1 sul campo della modesta Sportincontro), e al termine di una settimana movimentata, con conseguenze anche sul parco giocatori a disposizione, l'undici di mister Giovanni Azzarelli era chiamato all'immediato riscatto che avrebbe dato una sterzata anche alla classifica che, di fatto, è diventata asfittica. Adesso è bene guardarsi alle spalle, per evitare di trovarsi nelle sabbie mobili della bassa classifica. L' attacco si è inceppato, da due turni non va a segno. La partenza di Giorgio Caruso sta pesando, eccome. Privarsi di uno dei più prolifici bomber in Promozione non poteva non avere conseguenze deleterie sull' incisività offensiva del Pachino. La buona sorte, per il resto, non sembra voler assistere, almeno in questo momento, i giocatori pachinesi.

Domenica scorsa tante occasioni create ma nessuna concretizzata. Aggrapparsi alla sfortuna, tuttavia, è la tattica degli sconfitti ma è innegabile che il Pachino, sinora, ha raccolto meno di quanto ha seminato. Di sicuro alla squadra azzurra mancano i punti delle trasferte di Belvedere e Santa Croce Camerina e contro il Megara, sempre fuori casa, la vittoria è sfumata d'un soffio. Questo andamento ad elastico ricorda la prima stagione in seconda categoria (l'anno uno del nuovo ciclo con Carmelo Cristauro alla presidenza del Pachino Calcio). Anche allora gli azzurri lasciarono per strada numerosi punti nella prima parte della stagione, per poi innestare la marcia giusta tra la fine dell'andata e l'avvio del girone di ritorno.
L'avversario dell'ultimo turno di campionato, il Canicattì, non era certo una squadra materasso, anzi. Il Pachino ci ha provato con Casamichela (per lui una clamorosa traversa su calcio piazzato), Incatasciato e D'Urso: quattro limpide palle-gol mancate d'un soffio. L'estremo difensore pachinese, Fortunato, è rimasto praticamente inoperoso per quasi tutto il match, a conferma di una supremazia che i padroni di casa hanno esercitato in campo. L'unico grande assente, alla fine, è stato il gol. Particolare fondamentale, nel gioco del calcio, per andare avanti.

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 29-11-2005 - Categoria: Sport

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