Una Raccolta di Firme per la CHIESETTA di MARZAMEMI/2

Una Raccolta di Firme per la CHIESETTA di MARZAMEMI/2 Sono un centinaio le firme già raccolte in calce alla petizione "Evitiamo un altro crollo" indetta da Città Etica durante la conferenza su "Sicurezza, legalità e antimafia", tenutasi domenica scorsa.
Un buon numero, se si considera che tali firme sono state raccolte la prima sera in cui si è dato il via all'iniziativa. A breve sarà possibile aderire anche via internet, adesioni che possono essere espresse sia da singoli cittadini che da associazioni interessate al problema.

Intanto, si ringrazia la dottoressa Mariella Muti, Sovrintendente alle Belle Arti di Siracusa, per le tempestive dichiarazioni rese alla stampa che hanno contribuito a fare maggiore chiarezza sullo "stato dell'arte" che qui si riassumono brevemente:
1) "La Sovrintendenza sta facendo tutto quanto è necessario al fine di acquisirla e di metterla (la Chiesetta) al riparo dell'ulteriore degrado"
2) "L'acquisizione ha subito un rallentamento" perché i legittimi proprietari hanno eccepito che il prezzo d'acquisto non è congruo ed è stata nominato un collegio di periti che fornirà una valutazione da cui scaturirà una nuova offerta.
3) "I proprietari sono stati già diffidati a salvaguardare tutte le opere"
4) "Se i tempi d'acquisizione dovrebbero allungarsi, dovranno essere i proprietari a salvaguardare l'immobile"

Ora, tenendo presente che stiamo parlando di un bene degradato, che rischia di crollare, com'è noto, dall'oggi al domani (per questo la Sovrintendenza attraverso l'acquisto vuole porlo in sicurezza) riteniamo logico porsi i seguenti quesiti:
1) Quali accorgimenti devono porsi in essere per evitare che un eventuale crollo dell'immobile possa arrecare danni a persone o cose?
La chiesetta si affaccia sulla Piazza Regina Margherita di Marzamemi, luogo solitamente affollato di persone del posto o di turisti che risulta allo stato assolutamente privo di strutture e di cartellonistica dedicata che invitino le persone a porsi a debita distanza.
2) Quale autorità, Sovrintendenza o Comune, ha tale responsabilità nelle more che il bene venga posto in sicurezza?


Nel frattempo, i proprietari dovranno salvaguardare l'immobile.

3) Visto che i proprietari sono in tanti (pare una ventina), l'obbligo della salvaguardia (e aggiungeremmo, in caso di crollo, l'obbligo dell'eventuale ricostruzione) chi e con quali mezzi deve farlo rispettare?

Il Coordinamento di Città Etica
Fonte: Turi Pintaldi il 28-11-2007 - Categoria: Comunicati

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Jack di Roccapalumba docet


Io mi chiedo com'è possibile che fronte a tanto disastro annunciato, cosa assolutamente falsa, tendenziosa, manipolata che tuttavia non scalfisce neanche un poco la radice etico-morale dei circensi, è stato possibile utilizzare il contenitore per farci entrare la gente per le rappresentazioni cinematografiche del cinema di frontiera...???

La foto, che il noto Pippobaudo ha messo a disposizione: ne è la prova...
Dunque chiediamo alla proprietà e alle autorità presposte, in primis alla soprintendenza di Siracusa per effetto del vincolo posto nell'intera borgata o quasi negli anni 70, e al Sindaco di Pachino come prima autorità territoriale: in che data è stato dato il permesso di utilizzare la struttura pericolante...?
Se essa ovviamente è stata mai richiesta...cosa di cui dubito molto...

Se nel contesto paralesto e protesto non ci sia una responsabilità oggettiva da parte degli organizzatori del festival di avere messo in pericolo i fruitori i turisti catanesi ( in genere si portano la spesa da Catania e l'unica cosa che utilizzano è l'acqua della fontanella di Piazza colonna)che a frotte vengono a Marzamemi per assitere alle proiezioni, che ignari del pericolo hanno varcato il portone per assitere alle messe in scena all'interno della chiesetta...

ps
La chiesa poggia direttamente sulla roccia..
Se guardate sul lato sinistro il banco di roccia affiora fino a formare un gradone che permette l'accesso a una piccola corte dove, c' era un albero di fico, senza pala....che vi erano le cisterne della Tonnara.( oggi trasformate in appartementini...
Infatti un sistema di canalizzazione, raccoglieva le acque piovane dell'ampia terrazza della casa padronale, che una volta passava sopra l'arco.

Il quale arco venne demolito da un camion furgonato, per il trasporto del pesce, che incredibilmente volle passare da quella parte per uscire dalla Balata..
Il tutto avvenne nei primi anni ottanta e poi ricostruito...
Naturalmente la conduttura...non venne riattivata...

Per la soprintendente...

Mariella siccome è da qualche tempo che tutti i beni culturali recuperati ( Torre Xibini ridotta a un casalino,come si dice in gergo) vengono dipinti di giallo, vedi castello di Portopalo, dove forse questo era il suo colore originario, e vista la facciata della masseria, dove insiste la villa romana dei mosaici sul Tellaro...anche questa incredibilmente dipinta di giallo: mi raccomando perchè la chiesa è di colore bianco..
Le fasce di pietra arenaria vanno semplicemente ripulite con idropulitice e non con sabbiatrice che potrebbe portare via molto materiale..

L'esposizione a Nord tuttavia ha preservato molto...le strutture frontali.

Ricordo infine che il campanile più grande, poichè sono due...dalla fattura e sovapposizione delle lesene e dagli elementi archiettoni rimanda incredibilmente alla architettura Michelangiolesca( che non è Blandizzi) ed in particolare di un suo allievo: detto Iacopo del Duca...

Saluti architettonici, Spiros