Una pellicola commestibile per conservare i cibi

Si chiama biocellophan ed è stata inventata negli Stati Uniti. E' realizzata con materiali derivati da frutta e vegetali, di cui conserva il sapore.


ROMA – Una pellicola per conservare i cibi che non si butta dopo l’uso: si mangia. Si chiama biocellophan ed è stata realizzata negli Stati Uniti con materiale ricavato da frutta e vegetali. Nonostante sia un prodotto industriale, stando a Tara McHugh, che lo ha brevettato, il cellophan commestibile ha anche un valore alimentare, poiché mantiene le proprietà del frutto o del vegetale da cui è stato ricavato. La quantità necessaria ad avvolgere un tramezzino, per esempio, equivale al potere nutritivo di un frutto o un vegetale. Del frutto o del vegetale da cui è stata ricavata la pellicola mantiene anche il sapore. E ce n’è per tutti i gusti: broccoli, carota, fragola, mango, mela, papaya, pesca e pomodoro. E non basta. Sembra che questo nuovo prodotto sia anche un toccasana per l’agricoltura. Il biocellophan si realizza, infatti, con frutta e verdura di seconda o terza scelta, solitamente difficile da smaltire per i produttori.
Fonte: Il Nuovo il 29-07-2003 - Categoria: Economia

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Cassette e libri-cena AL BIOCELLOPHAN PER IL fast-food alimentare culturale del futuro prossimo in The Word.
Sembra incredibile, ma una curiosità mi viene spontanea!!!!Se uno ha finito il prodotto potrà mangiarsi, vista la bontà, anche la cassetta che lo conteneva compreso il marchio??? Sembra proprio questo il futuro "trauma-ecologico-colturale dei nostri stomaci: stanno facendo sostanziosi e sostanziali esperimenti verso il nuovo che avanza. I prodotti che compreremo, in futuro, non avranno piu' scampo: saranno mangiati con tutta la confezione. Basta, con la noiosa raccolta differenziata. basta con tutte confezioni che producono una quantità di rifiuti cartacei e di bio-plastica e cellophanite che non hanno fine. Altri studiosi, comunque, in collaborazione con la scienziata, vogliono allargare la ricerca ad altri generi alimentari. Infatti, stanno studiando delle applicazioni sul cosidetto futuro e sviluppo stomaco-compatibile. Stanno studiando soluzioni innovative e la ricerca si è tutta concentrata su fogli di carta che hanno la stessa composizione ma con varietà che combinano vari prodotti alimentari per l'eccezione anche di natura ali-animale-alimentare. Infatti, pare che lo studio voglia integrare fast-food è cultura globalizzata con specifiche puntualizzazioni e peculiarità locali. Insomma, in futuro per assaporare e culturalizzare un certo prodotto-territorio invece di leggere i libri del luogo di provenienza e poi assaggiare i cibi locali o viceversa, pare che sara possibile fare il tutto con un unica azione: mangiando. Questa applicazione ha un doppio vantaggio: piu' mangi e piu' conosci la storia e la cultura. Il progetto ha avuto ampie ed entusiastiche adesioni da vari stati del mondo e i programmi per il suo sviluppo e integro-accellerazione nella ricerca ha ottenuto cospicui finaziamenti miliardari. Insomma, ci dobbiamo abituare al nuovo; e solo tra pochi anni saranno questi i toni della conversazione in una famiglia media Newyorchese che ha lontane origini del messinese:Dear,Pippinedda cosa hai preparato stasera "pi" cena??? Dear, Currauzzu, ho preparato per te il tuo libro-cena preferito: Il Gattopardo al cous cous alla trapanese, condito con un Pitrè in formato ridotto che ricorda il sugo di "ma matri ca atia piaci assai assai". Per secondo il solito: Occhio di Capra alla Sciascia che commemora la famosissima Caponatina di Girgenti. Condito con la storia di Monsignor Sultana di Pachino che richiama l'assoluto sapore del pomodorino. Per bere fogli del libro alla Idrisi, che ricorda il Passitello del calderone di Pantelleria. Per l'acqua non è stato possibile fare nulla. Infatti quella si "pensa" e basta!!!!Perche? "picchi saccapau!!!!!". "Ciau,Ciau". Dal centro di ricerca agroalimentare di Tonkino perchè rima con Bachino.By By. Spiros.