Una notte di festa chiude il Festival di Marzamemi

Una notte di festa chiude il Festival di Marzamemi MARZAMEMI - di Ornella Sgroi. Frontiere territoriali, culturali, mentali e di linguaggio. Non solo zone di confine e di divisione, ma anche punti d'incontro culturale, oltre i limiti spazio-temporali. In una ricerca costante, che è scoperta e sperimentazione.

Eccola la vera essenza del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera che, la scorsa notte, ha festeggiato fino all'alba i vincitori della sua decima edizione, celebrati da una madrina d'eccezione, l'attrice Valeria Solarino, e da un non-stop di cinema e musica.
A partire dalle improvvisazioni musicali del pianista Salvatore Buonafede, sulle immagini di Cinico Tv scelte dal regista siciliano Franco Maresco alla ricerca della "musica più comica del mondo", proseguendo con i ritmi mediterranei di Kikko Solaris e Dj Khalab e le loro contaminazioni dall'esito "neofolk urbano", per finire alle 5,30 del mattino con la suggestiva performance di Roy Paci che ha lasciato danzare le note della sua tromba sulle onde del mare, incantando le prime luci dell'alba.

Un finale di "frontiera" che ha chiuso il festival tra i commenti entusiasti di chi ne è stato partecipe o protagonista.

Nello Correale - direttore artistico. «Dopo dieci anni, verifico con soddisfazione che un'idea nata tanti anni fa e diventata poi un progetto concreto, oggi è un piccolo patrimonio culturale che mette insieme la ricchezza del territorio di Marzamemi ed il cinema, soprattutto indipendente, che trova in questi luoghi, per dieci giorni, la sua più valida espressione. Questa decima edizione chiude un ciclo che l'anno prossimo spero si rinnoverà, arricchito da quest'ultima esperienza e dalle sezioni che hanno avuto più riscontro: "Cinema e Musica" e le "Chiacchiere sotto il fico"».

Donatella Finocchiaro - attrice catanese, madrina ufficiale del festival dalla prima edizione. «Ogni anno mi stupisco per l'affluenza sempre maggiore di un pubblico sempre più partecipe e attento a film così impegnati come quelli in programmazione. Film che rappresentano un cinema davvero di frontiera, che non è affatto nazional-popolare. E quest'anno ho anche notato che si è creato un certo movimento commericale intorno alla Piazza che fa bene al nostro turismo e alla nostra economia».

Maurizio Nichetti - attore e regista, milanese. «Questo festival è l'ideale. Perchè è un festival di contenuti, che propone film importanti su argomenti forti ad un pubblico numeroso e attento, in un posto meraviglioso in cui godersi durante la giornata mare, aria e terra. Sono qualità, queste, che è difficile trovare riunite in uno stesso festival».

Carlo Siliotto - compositore romano, vive a Los Angeles. «È la seconda volta, dopo tre anni, che vengo a questo festival ma è come se fossi stato a tutte le edizioni perché non c'è nulla che mi risulti estraneo, pretenzioso, lontano da me. Ed è merito di Nello Correale, una persona di un rigore intellettuale come pochi. Stare qui fa parte degli episodi fortunati della vita!».

Fabiola Banzi - casting director, romana. «Li conosco tutti molto bene, i festival. Da Venezia a Berlino a Cannes. Ma per me questo è il più bello. Perché mette insieme un altissimo livello culturale e un pubblico che ama davvero guardare il cinema. Nello Correale è riuscito a costruire un'immagine splendida del festival, facendo scelte artistiche straordinarie che coinvolgono il pubblico. È un preziosissimo uomo di cultura e di cinema».

Dario De Luca - produttore e distributore. «La cornice di questo festival è meravigliosa e le proposte cinematografiche sono sempre intelligenti. Così come sono interessanti il concorso dei cortometraggi, la sezione documentari e fuori formato e le chiacchiere sotto il fico. E poi questo festival mette insieme il gusto di un pubblico raffinato con quello dei villeggianti e degli abitanti del luogo».

Kihye Nam - Corea del Sud, direttrice di una compagnia di danza a Parigi. «Sono onorata di essere stata invitata a far parte della giuria dei lungometraggi. E sono molto impressionata dal pubblico, molto attento e impegnato, anche fisicamente ad occupare tutti i posti disponibili! Mi piace molto poter assistere a tanti bei film gratuitamente e all'aperto. Qui mi sento in osmosi con la natura».

Mario Serenellini - giornalista. «Questa Piazza è stata definita la più grande sala cinematografica all'aperto del Sud d'Europa. Io aggiungerei che tutta Marzamemi è la multisala all'aperto più grande del Sud d'Europa. Con i suoi cortili, ognuno con la propria programmazione e il proprio pubblico. Ciò che Marzamemi ha in più degli altri festival è che qui si rivive il cinema di una volta, in una situazione di festa, in mezzo ad un pubblico che è platea viva. Attivo, numeroso, partecipe e curioso».

Rocco Papaleo - attore, regista, musicista lucano. «L'impressione è quella di un festival molto naturale, senza drappi. E per questo mi sembra un festival molto piacevole, peraltro in un posto davvero magnifico».
Fonte: LaSicilia.it il 02-08-2010 - Categoria: Cultura e spettacolo

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