Una legge sui prezzi dell’ortofrutta

PACHINO - “Il continuo profluvio di dichiarazioni agli organi di stampa, in questo periodo, suona piuttosto strano specie se a parlare è gente di cui fino alla pubblicazione delle candidature alle prossime elezioni politiche non si sapeva neppure chi fossero”. Giuseppe Giliberto, esponente pachinese del movimento per l'Autonomia, entra nella questione relativa alle difficoltà che stanno attraversando gli agricoltori pachinesi, alle prese con una crisi che dura da diverso tempo. “Mi sento in dovere di manifestare la piena solidarietà agli agricoltori – afferma Giliberto – perché il momento è veramente delicato. Va fatta un'analisi approfondita delle difficoltà e delle storture di un sistema, quello produttivo, che non premia di certo la qualità del prodotto in uscita dal comprensorio Igp, strozzato dalla grande distribuzione”. Giliberto lancia una proposta. “Andrebbe promossa una proposta di legge, da sottoporre al vaglio del prossimo Parlamento, per far si che vi sia un prezzo minimo dei prodotti ortofrutticoli, al di sotto del quale non andare. E la soglia andrebbe individuata tenendo conto di un prezzo accettabile per non andare incontro alle difficoltà legate al fatto che spesso le primizie del nostro territorio vengono svendute e poi rivendute a prezzi esorbitanti nel punto finale della filiera, quando si arriva al consumatore finale che paga il ciliegino, ad esempio, nei supermercati a prezzi molto più elevati. Mi auguro che i temi inerenti l'agricoltura non svaniscano dalle agende alla fine della campagna elettorale”.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 10-03-2006 - Categoria: Cronaca

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