Una contesa nata in aula

PACHINO - La vicenda Giliberto comincia all'indomani della votazione del consiglio comunale per il difensore civico. Giliberto infatti si schiera contro la decisione di cinque consiglieri comunali del gruppo Udc. Il giorno dopo gli stessi, appoggiati da Sebastiano Cicciarella e Giuseppe Ciavola, chiedono le dimissioni dell'assessore e quindi l'espulsione dal partito centrista. Il sindaco, che ha sempre ribadito la fiducia in Giliberto, gli ritira le deleghe adducendo in questo suo atto di non poter non tenere conto dell'indicazione del gruppo politico a cui l'assessore fa riferimento. Comincia pertanto la battaglia in sede di tribunale amministrativo con il ricorso al Tar di Catania che subito dopo la sosta natalizia emette l'ordinanza di sospensiva e quindi reintegrando Giliberto in attesa dell'udienza pubblica del prossimo 10 febbraio. Il sindaco non reintegra in giunta lo stesso adducendo che ad impedire questo c'è il contenzioso tra l'attuale ex assessore e il comune, con la richiesta di risarcimento danni di 516 mila euro di risarcimento per danni morali e d'immagini che avrebbe subito Giliberto dopo la revoca delle deleghe.
Fonte: LaSicilia.it il 03-01-2004 - Categoria: Politica

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