Una «casa» per accogliere gli stranieri

PACHINO - Pachino da sempre vive il problema degli extracomunitari con grande sensibilità e partecipazione. Di tanto in tanto le coste della città risultano meta di sbarchi di immigrati che tentano il loro viaggio della speranza alla ricerca di un futuro di una vita migliore rispetto a quella vissuta nel paese di provenienza. L'accoglienza loro riservata non è mai stata all'insegna dell'ostilità. In passato le associazioni di volontariato, presenti sul territorio, erano incaricate a fronteggiare le necessità ed a fornire le prime cure relative alle loro necessità. Oggi le competenze sono affidate interamente alla macchina comunale, ma l'atteggiamento di solidarietà non è cambiato. Pachino è infatti terra di passaggio per gli extracomunitari, ma anche meta finale. L'impiego in agricoltura rappresenta la principale fonte di occupazione per i migranti, assicurando loro una fonte dura ma certa di sostentamento. L'integrazione piena è però certamente ben lontana da realizzarsi. Gli sforzi della casa municipale non mancano, ma gli ostacoli sono molteplici. Il comune in collaborazione con l'associazione "Insieme" ha affittato nei mesi scorsi degli appartamenti per accogliere gli extracomunitari per un periodo di tempo limitato e ad un prezzo calmierato in modo da fornire una sistemazione provvisoria e dare loro il tempo di poter cercare una casa ove vivere. È infatti l'alloggio il problema maggiore per gli extracomunitari. Un problema che spesso rimane irrisolto, e gli unici luoghi dove queste persone trovano riparo abbandonati a loro stessi sono quelli di Vita Novella. La presenza di migranti cresce sensibilmente con l'arrivo dei lavori stagionali che fungono da richiamo per molti stranieri che normalmente risiedono in altre città. La raccolta dei pomodori e delle angurie vede nell'estate la stagione di massima produzione e l'offerta di lavoro aumenta notevolmente. Per fronteggiare il notevole afflusso la casa municipale sta mettendo a punto delle strategie e delle iniziative che potrebbero rivelarsi molto utili. A rendere note tali attività è stata l'esperta alle pari opportunità nominata dal sindaco Sebastiano Barone, Sara Caruso Pelligra.

"L'amministrazione, -ha affermato- intende individuare dei siti con la collaborazione dell'ufficio tecnico per creare veri e propri centri di prima accoglienza con servizi igienici e cucine da campo in modo da offrire anche una serie di servizi minimi necessari. Queste strutture potrebbero essere dotate di roulotte o container evitando e addirittura risolvendo il problema casa per i lavoratori stagionali. Una problematica quest'ultima che è anche sociale evitando il possibile vagabondaggio. Potrebbe essere inoltre vagliata l'ipotesi, -ha continuato l'esperta del sindaco- di dislocare questi container in piccoli gruppi anche all'interno delle aziende in cui lavorano in modo da evitare grossi agglomerati e di favorire meglio l'integrazione". L'amministrazione dunque si dimostra ancora una volta sensibile al problema immigrazione favorendo altresì interventi integrati fra l'assessorato alle pari opportunità, quello ai servizi sociali e la protezione civile. "La realizzazione dei progetti potrebbe vedere tempi brevi, -ha affermato Sara Caruso- grazie alla solerzia ed alla disponibilità dei funzionari comunali in modo da arrivare in tempo per l'inizio della stagione lavorativa. Da parte mia mi sto impegnando anche nei contatti con l'on. Confalone per un possibile intervento della regione". Il comune dunque interviene, ma si spera anche nella disponibilità dei cittadini, dato che sono molti coloro che guardano ancora con diffidenza i gruppi di stranieri che Pachino ospita. Il tasso di immigrazione nella zona si presenta alquanto alto e non solo limitato a nord-africani, ma anche alla presenza di cittadini polacchi. E' di questi giorni poi l'arrivo di gruppi di cinesi anche sulle nostre coste.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 26-03-2005 - Categoria: Cronaca

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