Un laboratorio dedicato al fenomeno migratorio

PACHINO - Dopo quello sulla famiglia, ha avuto svolgimento un altro laboratorio tematico presso la sala consiliare di via Rubera, a Pachino, sulla problematica dell'immigrazione, spinoso argomento divenuto oramai usuale nei dibattiti locali visto che il nostro territorio è direttamente e ripetutamente interessato da sbarchi di clandestini alla ricerca di migliori condizioni di vita. Questa situazione è da collegarsi con le trasformazioni socio-economiche avvenute nel nostro contesto che hanno favorito l'immigrazione di gruppi provenienti dall'Africa, dall'Asia e dall'Est Europa. Le nuove tecniche di coltivazione in serra di ortaggi e frutta e la relativa commercializzazione dei prodotti tipici tiene impegnate tante aziende tutto l'anno, impiegando circa 5000 addetti. L'esigenza di manodopera ha determinato l'inserimento lavorativo di molti immigrati extracomunitari, mutando così l'assetto economico e spingendo verso l'integrazione multirazziale ancora non molto significativa. Inoltre la trasformazione della famiglia, ha motivato la necessità di demandare a terzi la cura e la custodia dei soggetti anziani e/o ammalati, favorendo l'inserimento di donne provenienti dall'est europeo in qualità di badanti.

Il gruppo di lavoro del Laboratorio tematico sottolinea la scarsa rappresentatività dei dati ufficiali forniti dall'Anagrafe e dall'Ufficio di Collocamento sul fenomeno immigratorio perché non tengono conto di tutti quei soggetti che risiedono nel nostro territorio senza il permesso di soggiorno. Di fronte alle 339 persone conteggiate a Pachino, si reputa attendibile il dato di circa 700/800 immigrati regolari e non. Il Servizio sociale del comune fornisce ulteriori stime: magrebini (circa 400 soggetti fra maschi e giovani adulti), filippini (circa 30 soggetti con bambini perché trattasi di gruppi di famiglie), marocchini in aumento rispetto ai 3 nuclei originari, polacche (circa 150/200 donne badanti).
I bisogni primari sono relativi alla ricerca dell'alloggio e assistenza sanitaria, alla conoscenza della lingua e alla consulenza legale per l'orientamento lavorativo, ai luoghi d'incontro per il tempo libero. Relativamente alla città di Pachino è presente da oltre 5 anni l'associazione di volontariato pro-Immigrati "Insieme-Mauro Adamo" che si occupa di offrire vari servizi abitativi, legali, culturali, di sostegno, mentre all'Asl è attivo un ambulatorio di Medici senza frontiere per l'assistenza sanitaria soprattutto agli immigrati non regolari, oltre le attività caritative poste in essere dalle parrocchie. A pieno titolo i cittadini immigrati rientrano nell'attenzione sociale che la legge 328 riserva ai servizi da potenziare e innovare nel territorio con l'attivazione degli appositi piani di zona da mettere a punto attraverso la concertazione tra soggetti pubblici e associazioni.

Salvo Lupo
Fonte: LaSicilia.it il 05-07-2003 - Categoria: Cronaca

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