Un divieto per i vivi. E per i morti

Un divieto per i vivi. E per i morti MARZAMEMI - Penetrare all'interno dell'isola pedonale permanente nell'antico borgo di Marzamemi? Impossibile accedervi sui mezzi a quattro ruote, almeno da vivi. Difficile penetrarvi però anche da morti... Per farlo, ossia per essere trasportati all'interno del carro funebre fino alla chiesetta di Marzamemi dedicata a San Francesco di Paola per la celebrazione del funerale, in quello che comunemente viene indicato (facendo tutti gli scongiuri possibili) come «l'ultimo viaggio», è necessaria una speciale autorizzazione della polizia municipale che consentirà la permanenza dell'altrettanto speciale veicolo di trasporto per «carichi orizzontali» limitatamente alle operazioni di carico e scarico e di celebrazioni delle esequie.
Un'autorizzazione, quella necessaria, lunga e complessa, al punto che per ottenerla è richiesta - si riporta esattamente il contenuto dell'ordinanza n. 91/07- «istanza per la sola vettura adibita al servizio matrimoniale degli sposi o ai servizi di onoranze funebri, redatta in carta semplice e preventivamente vistata dalle autorità ecclesiastiche competenti da presentarsi al comando di polizia municipale locale entro e non oltre i tre giorni lavorativi antecedenti l'evento».

Passi per l'ampio termine di preavviso nel caso di matrimonio dato che, nella stragrande maggioranza dei casi, la data delle nozze è decisa per tempo. Ma per quanto riguarda la fine della vita terrena «non si sa né il giorno né l'ora». E la morte spesso è capricciosa, per cui, nel malaugurato caso in cui dovesse decidere di chiamare con sé un cittadino residente a Marzamemi di venerdì pomeriggio, considerando le giornate prefestive e festive e i termini di preavviso («entro e non oltre i tre giorni lavorativi antecedenti l'evento») prima di una settimana non sarà possibile dare l'estremo saluto al caro estinto. Appare dunque necessario ed indifferibile notificare l'ordinanza nell'aldilà, poiché a Marzamemi c'è l'isola pedonale permanente per cui è impossibile tirare le cuoia nel fine settimana. Ai "trasgressori" pene severissime. A chi resta in questo mondo terreno, fatto di burocratese e di paradossi, soltanto il diritto di riderci un po' sopra. Amaramente, certo. Ma con gusto.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 17-07-2007 - Categoria: Curiosità

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