Un cadavere sulla nave alla deriva

VENDICARI - Un mercantile battente bandiera rumena si è incagliato nei bassi fondali delle acque di Vendicari, mentre attraversava il Canale di Sicilia con direzione un porto del Mediterraneo. La causa dell'incidente sarebbe da attribuire all'improvviso decesso del comandante del mercantile, un rumeno di 48 anni, che gli uomini dell'equipaggio hanno trovato privo di vita sulla branda della sua cabina. Il mercantile, che si chiama Tigra, si è arenato intorno alle 7,30. Non appena scoperto il cadavere del comandante, uno dei 17 uomini dell'equipaggio ha chiamato via radio la Capitaneria di Poto di Siracusa che ha subito inviato a Vendicari una motovedetta con personale specializzato per adempiere a tutte le eventuali operazioni di soccorso. Ma quando il personale della Capitaneria di Porto è arrivata sul posto si è subito reso conto dell'impossibilità di rimorchiare il mercantile, a causa della sua stazza di 11.055 tonnellate e della sua lunghezza di 145 metri. Sicchè, dopo aver informato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Filippo Focardo al quale è stata data notizia del decesso del comandante, dal personale della motovedetta sono stati presi contatti con la Capitaneria di Porto di Augusta, che è attrezzata per operazioni di rimorchio di unità navali con le caratteristiche del mercantile Tigra. Da Augusta è partito immediatamente un rimorchiatore che ha preso a traino il mercantile e lo ha condotto nella rada portuale della città megarese, dove ha gettato gli ormeggi intorno alle 17,30. A bordo si sono recati il comandante della Capitaneria di Porto di Augusta ed il medico legale Cro già quest'ultimo allertato, telefonicamente, dal Pubblico Ministero Focardo. Dopo l'ispezione cadaverica, il corpo del comandante è stato portato a terra e con un'ambulanza trasferito all'obitorio dell'ospedale «Muscatello», in attesa che il magistrato decida se farlo sottoporre ad autopsia oppure no. La morte sarebbe da attribuire o a un infarto o ad un ictus cerebrale.
Fonte: LaSicilia.it il 18-12-2003 - Categoria: Cronaca

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Scusate, ma, come fà una nave ad incagliarsi nei bassi fondali di Vendicari, solo per il fatto che il comandate è purtroppo deceduto????? Il capitano in seconda,il timoniere il nostromo, gli uomini dell'equipaggio ecc. dov'erano.....???????Non sarà che hanno simulato la deriva per permettere agli intercettati di Rosolini di scendere a riva??????
Colleghiamo le due informazioni vediamo cosa succede.....




Da "La Sicilia" Cronaca di Rosolini.

"saranno rimpatriati Bloccati dai Cc tredici extracomunitari


Sono tredici i cittadini extracomunitari intercettati dai carabinieri. Si tratta di undici algerini, un iracheno ed un tunisino, sorpresi in gruppo mentre si muovevano alla periferia del paese. Scattate immediatamente le indagini del caso, gli inquirenti hanno dato la priorità alla possibile provenienza del gruppo di immigrati. Non si sa ancora se siano stati bloccati poco dopo lo sbarco nelle nostre coste, o se si trovano già da tempo nella zona. dalle loro dichiarazioni ancora nulla di utile è trapelato. In ogni caso potranno essere determinanti gli accertamenti attraverso il confronto delle impronte digitali.
Con l'introduzione della legge Fini-Bossi, infatti, le forze dell'ordine sono nelle condizioni di poter rilevare le impronte al momento dell'intercettazione degli extracomunitari. Questo consente non solo di smentire eventuali false generalità che i clandestini possono fornire, ma anche scoprire eventuali violazioni di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale. I clandestini, una volta accertata la loro identità, saranno condotti al centro di accoglienza di Caltanissetta e da lì portati al posto di frontiera per il rimpatrio. delle operazioni di verifica dell'identità e di accertamento della loro posizione nel nostro territorio se ne occupa la polizia di stato, che ha in carico anche l'accompagnamento al centro nisseno.
maria teresa giglio