Un «buco» di 350 mila euro

PORTOPALO - Altra pesante tegola in arrivo per le casse del comune portopalese. Si tratta di un debito fuori bilancio riguardante lo scandalo del campo sportivo. L'ammontare totale di questo debito è di 350 mila euro. Una cifra che dovrà essere corrisposta dal comune per errate procedure di esproprio ai danni del proprietario di un terreno, insistente nell'area dove sarebbe dovuto sorgere l'impianto sportivo. Questa opera pubblica, tuttoggi incompleta (e chissà per quanto tempo rimarrà in queste condizioni), paradigma del menefreghismo e dell'incompetenza che finiscono per pesare sulle tasche dei contribuenti, ha determinato un esborso per le casse municipali di circa 4 miliardi di vecchie lire. E dal comune fanno sapere che, molto probabilmente, non è finita qui la sequela di aggravi fuori bilancio in arrivo. Gran parte della mole di debito venutosi a creare per il campo sportivo di Portopalo dovrà essere corrisposta ai titolari di un terreno che all'epoca dell'avvio del procedimento amministrativo (primi anni '80) valeva pochi milioni di lire e che parecchio tempo dopo, dopo apposita decisione giudiziale, è lievitato fino a due miliardi e mezzo (parliamo sempre di lire). Somma pesantissima che l'attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fernando Cammisuli, si è trovata sul groppone con enormi rischi di dissesto finanziario. A questo proposito è stato acceso dal Comune un mutuo ventennale.

Il primo cittadino portopalese parecchi mesi addietro ha consegnato alla Procura di Siracusa una consistente documentazione, riguardante gli atti dell'iter amministrativo per la realizzazione del campo sportivo, avviato circa venti anni addietro. Un procedimento che presenta non pochi buchi neri, tra procedure di esproprio errate, mancata costituzione in giudizio dell'ente ed altro ancora. "Restiamo in attesa - ha affermato il sindaco Cammisuli nei giorni scorsi - che qualche magistrato si prenda la briga di aprire un'indagine per fare luce su questa situazione scandalosa". A questo si aggiunge anche l'invio di un incartamento alla Corte dei conti, per appurare eventuali responsabilità erariali di amministratori succedutisi nel corso degli anni. L'arrivo di quest'altra tegola da 350 mila euro conferma l'esistenza di un "pozzo di San Patrizio" collegato allo scandalo del campo sportivo: un progetto maledetto che continua ad essere fonte di aggravio finanziario per il bilancio del comune. Tutto ciò mentre il consiglio comunale si avvia a deliberare mercoledì prossimo la distribuzione nei vari capitoli di bilancio di 201 mila euro: somma derivante dal finanziamento regionale nell'ambito della legislazione premiale a vantaggio dei comuni virtuosi. E il campo sportivo? Versa in stato pietoso, invaso dalle erbacce, desolatamente abbandonato da tutti. E non potrebbe essere altrimenti viste le sue condizioni che rendono improponibile lo svolgimento di qualsiasi attività mentre l'edificio degli spogliatoi è stato "spogliato" (perdonateci il gioco di parole) di tutto. Tanto paga pantalone. Ovvero i cittadini.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2006 - Categoria: Politica

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