"Un'accusa improbabile"

"Un'accusa improbabile" PACHINO - Dopo l'ennesima critica nei confronti del primo cittadino da parte del movimento Rinascita di Pachino, il sindaco Sebastiano Barone ha voluto replicare, ed ieri ha diffuso un comunicato stampa a sua firma con cui rispedisce al mittente le critiche mossegli da Rinascita. «Continua la miserevole sequenza di accuse da parete del coordinatore del movimento Rinascita di Pachino Sebastiano Mallia, - scrive - dimenticando che il sindaco ha subito con dignità una richiesta di mozione di sfiducia da parte di Rinascita e di consiglieri che oggi sono all'opposizione. «Questi consiglieri, - ha continuato Barone - e soprattutto quelli di Rinascita non possono scaricare ed addebitare al sindaco tutte le colpe e le responsabilità di quanto si è fatto e non in questi tre anni e mezzo di amministrazione, dato che fino a quando hanno sostenuto l'amministrazione quasi tutte le scelte sono state fatte insieme a loro e condivise dal movimento Rinascita di Pachino con cui ho avuto un rapporto privilegiato. «La loro uscita dalla maggioranza, - ha continuato il sindaco Sebastiano Barone- è stata una scelta unilaterale senza che ciò sia stato minimamente determinato e voluto dal sindaco che anzi ha tentato in tutti i modi che ciò non avvenisse». Poi Barone fa riferimento alla mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio Ninni Nicastro. «Tutti sanno la estraneità del sindaco in merito a tale richiesta presentata dai consiglieri di maggioranza». Barone insomma respinge le accuse di voler sfiduciare Nicastro addossando la responsabilità ai consiglieri e continua: "Rispetto e non entro nel merito alle scelte di Nicastro di aver firmato la mozione di sfiducia nei miei confronti". Intanto sul fronte politico il dibattito continua serrato. Le attenzioni sono rivolte verso le attese dimissioni dell'assessore Carmela Capodicasa a cui è venuto a mancare il supporto del consigliere di riferimento, il dimissionario Paolo Dipietro.

L'assessore Capodicasa ieri si trovava ancora in visita istituzionale in Inghilterra. Secondo indiscrezioni però non ci sarebbe la sua disponibilità a rimettere spontaneamente l'incarico amministrativo. Solo oggi comunque, al suo rientro, si potrà sapere di più circa eventuali decisioni relative ad un'eventuale sollevazione dall'incarico da parte del sindaco. Frattanto continua l'emorragia da Forza Italia. A lasciare il partito di Berlusconi è stato l'ex assessore al bilancio e finanze Enzo Berretta che, dopo anni di fedeltà al partito azzurro, si è schierato con la civica Pachino Nuova fondata da un altro ex forzista, il presidente del consiglio Ninni Nicastro. Alla base della scelta di Berretta c'è la non condivisione della linea di Forza Italia a favore dell'amministrazione adottata dopo l'annuncio in pompa magna ed alla presenza del deputato regionale Giancarlo Confalone di voler passare all'opposizione. A prendere le distanze dal partito azzurro sarebbe anche la coordinatrice femminile Sara Caruso Peligra. Colpi di scena a ripetizione, ma che non sonbo più tali ormai da tempo, da quando la volontà di contare ha preso il sopravvento sulla possibilità di amministrare.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-05-2005 - Categoria: Politica

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