Tutela dell'ambiente, confronto il 10 a Portopalo

La costituzione, nel maggio del 1995, della riserva naturale dell'Isola di Capo Passero suscitò nell'immediato non poche polemiche, l'iniziale opposizione del proprietario dell'isola, e alcune obiezioni: da più parti si riteneva che il paesaggio dell'area non fosse stato deturpato dall'azione dell'uomo (la palma nana, protetta perché caratteristica dell'isola, cresce anche in altri luoghi) e che le restrizioni imposte al luogo avrebbero pregiudicato il buon andamento del turismo nella zona. Oggi, a più di dieci anni di distanza, ci si interroga invece su come continuare a proteggere le bellezze paesaggistiche e ambientali della Sicilia sud-orientale, quei tratti di mare dai fondali caratteristici e ricchi di fauna, la caratteristica tonnara di Capo Passero. Congiuntamente, si pensa a tutte le riserve orientate del territorio, specialmente a salvaguardare le zone umide e i pantani oggi in continua regressione (Longarini, Vendicari, Cuba, Auriga, Marzamemi…), popolati da diverse specie di uccelli migratori. Per dibattere delle problematiche legate alle opportunità di valorizzazione dei beni naturali, è previsto per sabato 10 dicembre, alle ore 9,00, un convegno organizzato dall'Ente Fauna Siciliana e avente come tema "La gestione delle aree protette - proposte per la gestione delle Riserve Isola di Capo Passero, Capo Isola delle Correnti, Pantani della Sicilia sud-orientale". L'incontro avrà luogo nell'aula consiliare del Comune di Portopalo di Capo Passero e vedrà la partecipazione di numerosi relatori, che si avvicenderanno fino alle 13,30, ora in cui dovrebbe concludersi il convegno. Il programma prevede, dopo il saluto del segretario regionale dell'Ente Fauna Siciliana Corrado Bianca, l'intervento dell'assessore regionale al Territorio e all'Ambiente Francesco Cascio, dell'assessore provinciale alla Pianificazione Territoriale Paolino Uccello, della soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa Mariella Muti e di alcuni sindaci dei comuni i cui territori sono interessati dalle riserve: Fermando Cammisuli (Portopalo di Capo Passero), Sebastiano Barone (Pachino) e Piero Rustico (Ispica).

A seguire saranno esposte tre relazioni: Alfredo Petralia, consigliere regionale dell'Ente Fauna Siciliana, parlerà di "Criteri per una gestione delle riserve mirata ad una fruizione sostenibile portatrice di sviluppo"; i tre oratori Luca Giuga, delegato della sezione di Pachino dell'E.F.S., Giovanni Leonardi, ricercatore dell'Istituto Nazionale Fauna Selvatica, e Pietro Minissale, del dipartimento di Botanica dell'Università di Catania, si occuperanno de "La tutela degli habitat e della biodiversità come base per lo sviluppo", mentre Olindo Troja, presidente del corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei BB.CC. con sede a Siracusa, relazionerà su "La salvaguardia del patrimonio culturale come opportunità di lavoro per i giovani". Altri interventi programmati sono quelli di Sebastiano Petrolito, presidente del comitato "Amanti di Capo Passero", del docente Melchiorre Trigilia, di Rosario Ardilio, dell'associazione Studi Storici e Culturali di Pachino e di Elisa Brischetto, presidente del centro UNESCO di Catania. Al termine è previsto un dibattito con il pubblico, che potrà porre domande ai relatori. La salvaguardia dell'ambiente è oggi una priorità per l'intera penisola e non solo per la Sicilia sud-orientale e coinvolge sempre di più, oltre alle istituzioni, privati, volontari e organizzazioni ambientaliste. Il segretario regionale dell'Ente Fauna Siciliana Corrado Bianca, dichiara a questo proposito: "Il fine del convegno, a cui è invitata a partecipare tutta la cittadinanza, è quello di formulare delle proposte innovative e di esporre come l'Ente Fauna Siciliana, che già ha gestito in passato, su incarico della Regione, la Riserva di Capo Passero, gestirebbe le aree protette se gliene ne fosse affidato nuovamente il compito. Secondo noi è fondamentale che la cura di queste riserve non si risolva semplicisticamente in un insieme di regole imposte dall'alto ma che i cittadini della zona si sentano coinvolti come parte attiva".

IRENE BANTI
Fonte: LaSicilia.it il 04-12-2005 - Categoria: Cronaca

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