Turismo, emergono luci e ombre: A Pachino e Portopalo si tirano le somme della stagione 2002

Turismo: più ombre che luci. Può sintetizzarsi in questo modo la situazione di uno dei settori economici più importanti a Pachino e Portopalo. il comprensorio più a sud della provincia di Siracusa sembra vivere nella perenne situazioni di attesa di un salto qualitativo finora sempre rinviato o solamente sfiorato. L'ultima stagione turistica è andata in archivio con un dato molto positivo riguardo alle presenze ma le zone d'ombra sono rimaste.

A Pachino ad esempio abbiamo assistito alle lamentele di alcuni operatori turistici e balneari per la presenza nelle spiagge delle alghe ed a Spinazza, alle porte di Marzamemi, è stata rilanciata la questione territoriale con tanto di cartelli che facevano riferimento allo stato di degrado di questa contrada situata dentro la frazione pachinese ma la cui competenza territoriale spetta al comune di Noto.

«Qualcuno si illude che basti un mese di spettacoli e concerti per risolvere la questione - afferma un operatore turistico pachinese - ma in sede di programmazione si continua ad improvvisare ed anche quest'anno non sono mancate le situazioni negative che danneggiano l'immagine del nostro territorio». Per l'assessore al turismo del comune di Pachino, Emanuele Rotta, quest'anno la stagione è stata molto positiva e la sistemazione di piazza Regina Margherita, a Marzamemi, ha avuto una grande importanza in termini di immagine. Questo aspetto troverebbe conferma nelle presenze nel periodo di luglio-agosto.

La questione semmai si sposta sulla necessità di allargare la stagione considerate le condizioni climatiche presenti in Sicilia. Le strutture ricettizie totalmente piene, specialmente ad agosto, sono comunque un buon segnale. Sette chilometri più a sud, a Portopalo di Capo Passero, si registrano commenti diametralmente opposti. Alcuni operatori commerciali parlano di stagione turistica ormai ridotta ai minimi termini e concentrata quasi tutta nel periodo compreso tra il 5 ed il 20 agosto. «Troppo poco per essere soddisfatti - ribadisce un commerciante della centralissima via Vittorio Emanuele - perchè ormai si lavoro bene solo in questo periodo».

Si contesta una certa vocazione a trattenere i turisti in alcune strutture ricettive del territorio. Il rischio è quello di un «turismo da pollaio» che non fa bene al territorio e che rischia di soffocare le potenzialità di un settore che si candida a diventare invece il più importante in proiezione futura dell'economia di Portopalo. E poi c'è la questione della pulizia del territorio. Non si contano ormai le zone che la incuria di qualcuno ha trasformato in discariche abusive. Basta farsi un giro nelle contrade balneari per rendersi conto dello scempio esistente.

Agostino Campisi è il delegato ambientale del comune di Portopalo. «Purtroppo in questo settore non si riesce ad inciderne a dovere anche per le pessime abitudini di molti cittadini. - afferma Campisi - Ma possiamo e dobbiamo fare di più». A questo proposito i dati raccolti dalla Pro Loco nello sportello informazioni turistiche sono eloquenti. I turisti si sono lamentati soprattutto di questo aspetto attinente la pulizia del territorio. «Posto bellissimo - scrive un cittadino milanese - ma il territorio è motlo sporco».

Un aspetto che trova conferma nelle parole di Peppe Giardina, presidente della Pro Loco di Portopalo. «Purtroppo è questa la note dolente - dice Giardina - ed è qui che si devono concentrare gli sforzi al fine di dare una bella immagine complessiva del nostro territorio». In termini di promozione gli sforzi sono stati notevoli ed un ottimo ruolo è stato svolto anche da manifestazioni come il «Festival del cinema di frontiera». Un festival che anche quest'anno ha fatto registrare un ottimo livello di presenze e che si candida a diventare l'appuntamento clou sia a Marzamemi che a Portopalo.

In definitiva emerge dunque un quadro caratterizzato da luci ed ombre in una situazione generale che va nella direzione di una competitività sempre crescente.
Fonte: LaSicilia.it il 16-10-2002 - Categoria: Economia

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