Troppi interrogativi senza risposte

PACHINO – Sono ancora troppi i misteri che circondano l'omicidio di Francesca Moncada, assassinata nella sua abitazione in via De Pretis a Pachino il 7 aprile scorso con 17 coltellate. La Procura, che ha iscritto nel registro degli indagati solo la vicina di casa, Ninetta Di Mauro, è in attesa.

Aspetta il tabulato della Telecom per accertare se è vero che la Di Mauro abbia ricevuto una telefonata dal fratello dopo le 20. Una telefonata che potrebbe “discolpare” almeno in parte l'anziana donna. Aspetta i risultati delle indagini della scientifica, che dovranno accertare se esistono delle “impronte” estranee nell'abitazione. E poi restano i misteri. Francesca Moncada ha aperto la porta al suo assassino? La porta non presentava segni di effrazione. Il bastone che la donna utilizzava è stato trovato dietro la porta d'ingresso. Però Francesca Moncada si trovava seduta sulla sua carrozzella e di spalle quando è stata colpita dall'assassino. Lo provano le coltellate inflitte alla nuca, alle spalle, alla gola. Ed allora forse la Moncada conosceva il suo assassino, gli avrebbe aperto la porta e poi sarebbe stata uccisa. Oppure la donna è stata colta di sorpresa, e l'assassino forse avrebbe “forzato” la serratura.

Ipotizzando che sia stata la Di Mauro, quando avrebbe compiuto l'efferato delitto? O pria dlele 20, quando si sarebbe recata a portare la cena. Ed allora sarebbe tornata a casa sua sporca di sangue, e i suoi familiari se ne sarebbero accorti. E se invece fosse stato dopo, avrebbe avuto poco tempo per pulirsi dal sangue. La Di Mauro infatti avrebbe soccorso la Moncada e subito avrebbe gridato richiamando le attenzioni dei vicini. (a. r.)
Fonte: www.gazzettadesud.it il 23-04-2002 - Categoria: Cronaca

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