Troppa attesa per l'ambulanza

Servizio dei volontari della Misericordia sempre al centro dell'attenzione sia a Pachino che a Portopalo. E' in fase di definizione intanto la convenzione tra l'asl 8 ed i due comuni interessati per la copertura delle spese del servizio di ambulanza che viene garantito dalle due sedi della Misericordia. L'indice di attenzione verso questo sodalizio è stato confermato anche dall'intervento del consigliere comunale pachinese, il medico Angelo Petralito, che nel corso dell'ultima seduta del civico consesso ha rimarcato l'esiguità del contributo erogato dal comune alla Misericordia di Pachino: appena due milioni di vecchie lire.

Ma la Misericordia è stata al centro dell'attenzione nei giorni scorsi anche a Portopalo. Un componente della sede portopalese, che ci chiede di non divulgare le proprie generalità, riferisce un episodio accaduto nella notte tra domenica e lunedì e che ha visto protagonista una signora che aveva accusato un forte malore da far temere un principio d'infarto, poi fortunatamente scongiurato. La signora è ricorsa alle cure del presidio di guardia medica di Portopalo, aspettando l'arrivo dell'ambulanza del 118 da Pachino per circa venti minuti. «Il tutto - dice il volontario - quando già sotto casa era arrivata l'ambulanza attrezzata della Misericordia di Portopalo chiamata in prima istanza dai famigliari.

Il medico della guardia medica ha atteso per venti minuti - aggiunge il volontario - l'arrivo del 118 da Pachino per una signora con dolori al torace. Va ricordato quanta fatica è costata alla comunità locale l'acquisto di questa ambulanza, per avere il mezzo già disponibile sul posto e senza aspettare che arrivasse quello da Pachino». L'ambulanza della Misericordia di Portopalo è un vero e proprio «centro mobile di rianimazione» dotato di defibrillatore semiautomatico di nuove generazione. I soccorritori hanno effettuato inoltre i corsi di bls e di blsd.

La domanda è quindi una: perchè aspettare? Di quale altra competenza c'era bisogno? Il medico di guardia avrebbe potuto caricare la signora e ricorrere al posto medico avanzato rappresentato dal pte di Pachino oppure optare per il pronto soccorso di Noto. «In questo modo - aggiunge il volontario - si vanificano tutti i nostri sforzi».
Fonte: LaSicilia.it il 08-11-2002 - Categoria: Cronaca

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