Trionfa il precariato. Denuncia di Preziosi: Nessuna assunzione effettiva e prospera il lavoro nero

Sono circa quattromilaseicento i disoccupati nel territorio pachinese, un dato che non si discosta molto da quello dello scorso anno. La «verifica» aggiornata al marzo scorso, corrisponde alla situazione che emerge presso l'ufficio di Collocamento. Il numero complessivo dei disoccupati, che comprende sia maschi che femmine, è relativo ai vari settori economici, agricoltura, industria, servizi e mondo impiegatizio. Tuttavia, da una situazione relativa al territorio pachinese, il livello più alto di disoccupazione si registra nell'ambito dell'agricoltura e del terziario. Un segnale di allarme proviene dalla Cgil: «Si tratta di una situazione difficile - commenta il segretario della Cgil Nino Preziosi - sintomo di un disagio sociale». Secondo la voce del sindacalista, ad aggravare la situazione contribuiscono le recenti normative che prediligono il precariato. «Ci sono circa quaranta modi diversi di assumere un giovane nel mondo del lavoro - dichiara Preziosi - ma oggi si preferiscono le assunzioni precarie, il rapporto di lavoro coordinato e continuativo, part-time o condiviso. Ad aggravare la situazione contribuisce poi il problema del lavoro nero, che continua ad invadere i diversi settori, con una prevalenza nell'ambito del commercio e persino all'interno degli studi dei professionisti». Tra le conseguenze, giovani lavoratori sottopagati o non in regola.

«Nel comprensorio e al Sud, in genere -spiega il portavoce della Cgil - emerge un mercato del lavoro anomalo, caratterizzato da una scarsa offerta di proposte lavorative e un alto numero di giovani che chiedono il posto fisso e quindi un inevitabile abbassamento del prezzo. Una mosca bianca, inoltre, riesce a pagare il contributo; ma purtroppo, la gente si accontenta, non segnala e noi non possiamo fare i carabinieri». Al dilagante problema della disoccupazione si aggiunge, pertanto, quello di un alto numero di lavoratori non riconosciuti tali o comunque privi di una protezione sociale, contributiva e pensionistica. A pagarne le tristi conseguenze è sempre il lavoratore, in giovane età perché sottopagato e da anziano perché ricompensato con una misera pensione sociale, dopo tanti anni di lavoro alle spalle. E il futuro non si prospetta migliore. «Il problema della disoccupazione - commenta Preziosi - continuerà a rallentare lo sviluppo economico del Sud e la nostra zona sarà destinata a diventare sempre più povera di cervelli».

Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 08-11-2003 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
CO. CO. CO. MERCATO DEL LAVORO: CHE FARE???

I dati sono inquietanti e molto sconfortanti. 4600 iscritti all'Ufficio di collegamento rappresentano il 20% della popolazione.I processi economici europei e l'apertura entro poche anni del mercato euromediterraneo farà crescere la concorrenza e dunque i già enormi problemi della economia locale che fino ad ora si è basata esclusivamente su agricoltura e pesca. Un dato confortante potrebbe essere dato dall'apertura ai paesi dell'est e della Russia nel nuovo mercato europeo. Ma allo stato delle cose le dinamiche sono contrastati dalla potente messa in moto dell'economia cinese nei suoi comparti meno qualificati. Insomma si prospettano tempi poco allegri per tutta la zona. Pertanto sarebbe opportuno, fin da subito, di utilizzare, una volta per tutte, le festicciole dove il Comune di Pachino è impegnato a presenziare in ogni occasione italiana ed europea. Se si vuole un ritorno più generale di immagine di questo territorio non basta partecipare a queste manifestazione che gratificano solo i partecipanti: se nello stesso tempo non si inizia una politica vera di risanamento territoriale dal punto di vista ecologico e ambientale e turistico efficamente produttivo re capace di impegnare molto personale.Una Politica vera per attuare un prolungamento della stagione estiva e di accoglienza turistica e agrituristica nel nostro territorio. E non come qualcuno a scritto nel sito del Comune di Pachino, questa frase che la dice molto lunga sulla incapacità di capire dove si vive: ["finalmente potremo goderci marzamemi in tutta la sua grandiosità. Via le bancarelle, i vacanzieri della domenica, l'invasione dei gommoni, ... Rimane in tutta la sua malinconica presenza il borgo che ancora continua ad affascinarci."] Queste sono persone pericolose per Pachino.....e per il suo futuro...Non ascoltatele vogliono la vostra miseria per sempre... Cordiali Saluti. Spiros