Torna dall'Argentina famiglia pachinese

PACHINO - La Raffaella nazionale in questa circostanza avrebbe detto sicuramente: «Carramba che sorpresa, dopo 50 anni la famiglia Roccasalvo è qui». Il sindaco di Pachino Giuseppe Campisi ha aperto le braccia con un classico e cordiale: «Benvenuti (a casa vostra)». Sabato mattina presso la Pinacoteca comunale di Pachino l'amministrazione capeggiata dal sindaco Giuseppe Campisi ha accolto la famiglia Roccasalvo emigrata in Argentina molti anni fa, paese dove tutt'ora vive con i figli. Rosario Roccasalvo e la sua compagna, la signora Tina, partirono alla volta dell'Argentina nel 1950. Durante questo mezzo secolo, sono più volte tornati a rivedere Pachino, magari per una breve vacanza, per ritrovare amici e parenti lasciati in patria. Ma mai avevano portato i loro figli con se a visitare la loro città d'origine, Pachino appunto. I figli della coppia, due uomini di 51 e 45 anni, e una donna di 49, sono nati e cresciuti nel nuovo continente. La terra caliente di Dieghito (Maradona). Hanno sempre sentito parlare di Pachino, nei racconti dei genitori, nelle cene di famiglia, negli aneddoti. Ma non l'avevano mai visitata. Di qui il desiderio crescente di vedere la città del ciliegino. Desiderio presto soddisfatto ("presto" si fa per dire, è passato mezzo secolo). Meglio tardi che mai verrebbe da dire. Sabato mattina la Roccasalvo Family (al completo stavolta) è stata accolta dal primo cittadino pachinese. Presenti alla cerimonia di benvenuto anche il sindaco di Rosolini Giovanni Giuca, il delegato del sindaco rosolinese per la rubrica "Rosolinesi nel mondo" Rosario Gennaro, e una delegazione italo-argentina formata dalle famiglie Santaera e Benedetti che oggi vivono a Rosolini, dopo alcuni anni di residenza in Argentina. Presente anche l'ex delegato del sindaco Giuca, Elio Basilico.

«Noi - dice il sindaco Campisi - non abbiamo fatto nulla di speciale. Penso di avere fatto il minimo per accogliere i figli di Pachino emigrati per motivi di lavoro. Non potevamo non aderire al messaggio di benvenuto soprattutto per i figli dei signori Roccasalvo che per la prima volta vedono la nostra bella città». Campisi esprime soddisfazione per la riuscita della manifestazione: «È stata una bella manifestazione e i pechinesi hanno risposto adeguatamente, partecipando all'accoglienza della famiglia». «Abbiamo accettato con piacere l'invito del sindaco Campisi - afferma il sindaco della città elorina Giovanni Giuca -, è prima di tutto un piacere per noi, accogliere i nostri concittadini emigrati in vari paesi del mondo. Da alcuni anni il Comune di Rosolini si impegna in iniziative simili. Abbiamo istituito una rubrica ad hoc intitolata "Rosolinesi nel mondo" curata dai nostri dipendenti comunali». Nei discorsi dei due sindaci si capisce l'intenzione di collaborare nelle future iniziative di accoglienza. «Per i prossimi scambi fra la comunità italiana in Argentina e le nostre città - afferma Giuca - lavoreremo insieme per dare ai figli della Sicilia un'accoglienza degna dei principi della nostra isola». Presto, anche il comune di Pachino avrà quindi una rubrica "Pachinesi nel mondo" sul modello di quella rosolinese, come comunica lo stesso sindaco Campisi. I due Comuni del sud-est siculo si impegneranno per creare un ponte ancora più forte fra la Sicilia e L'Argentina. Il nostro ponte sarà così forte, assicurano, che non valicherà lo Stretto bensì l'Atlantico.

Luigi Scollo
Fonte: LaSicilia.it il 15-06-2007 - Categoria: Cronaca

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