Test scientifico sul pomodorino

Test scientifico sul pomodorino L'istituto sperimentale per la nutrizione delle piante ha recentemente messo a punto e brevettato un metodo di analisi tramite la risonanza magnetica per immagini per la determinazione della zona di origine dell'Igp Pomodoro di Pachino. A darne notizia è stato l'ex sindaco di Pachino ed agronomo Sebastiano Barone. Si tratta di una sperimentazione già iniziata nel 2004 e nata da un protocollo di intesa tra l'amministrazione comunale pachinese e l'istituto di ricerca. I primi risultati pubblicati hanno dimostrato la possibilità, tramite la risonanza magnetica, di mettere a punto una ottima soluzione per la rintracciabilità dei prodotti. La ricerca scientifica è stata fatta su campioni di prodotti inviati giornalmente da Corrado Cicciarella, tecnico della Coop. Aurora che ha anche raccolto i dati agronomici di interesse. La risonanza magnetica, fino ad oggi usata esclusivamente in campo medico, permette di ottenere delle immagini ad altissima risoluzione di tipo fotografico di sezioni e volumi parziali interni dei campioni ortofrutticoli. Il centro di ricerca strumentale di Tor Mancina diretto dal prof Paolo Sequi ha applicato questi studi al pomodoro ciliegino, un prodotto che ha subito una fortissima inflazione a causa delle continue usurpazioni del nome da parte di altri prodotti provenienti da altri territori fra cui il ragusano, territori che non rientrano dentro i confini di produzione di pomodoro Igp.

La risonanza magnetica in maniera assolutamente non invasiva e distruttiva è in grado di produrre immagini molto dettagliate sulla morfologia interna dei frutti che possono essere ricondotti al territorio di produzione indicando e completando così la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti. Questo innovativo metodo costituisce il fiore all'occhiello della ricerca scientifica italiana ed è uno dei pochi strumenti utilizzati per la ricerca scientifica italiana nel campo dell'ortofrutta. L'amministrazione comunale di Pachino ed il consorzio Igp Pomodoro di Pachino non hanno esitato a partecipare al progetto di ricerca al fine di perseguire anche il ruolo di tutela dell'origine del prodotto oltre che la funzione promozionale. È in programma pertanto la stipula di un accordo con il MiPAAF che potrà mettere in risalto il risultato raggiunto dalla sperimentazione ed utilizzare il sistema di controllo nei principali mercati italiani avviando così un'opportuna campagna promozionale e di difesa dei prodotti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-07-2006 - Categoria: Cronaca

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