Territorio, salta la mediazione

Territorio, salta la mediazione Gli uffici della Prefettura di Siracusa si sarebbero dichiarati incompetenti riguardo al compito di favorire l'incontro ed il dialogo tra il sindaco di Pachino Giuseppe Campisi e quello di Noto Corrado Valvo. La mediazione del Prefetto era stata chiesta dal sindaco di Pachino Giuseppe Campisi al fine di trovare una soluzione concordata tra i due enti per risolvere la complessa problematica delle trenta famiglie per le quali il comune di Pachino ha chiesto l'iscrizione nelle liste dell'anagrafe di Noto. A rendere nota la posizione della Prefettura è stato il presidente del comitato “Autonomia Pachinese” Pasquale Aliffi che alla testa del comitato cittadino propone già da qualche mese una revisione territoriale rivendicando l'appartenenza di alcuni territori al comune di Pachino ed una soluzione definitiva per quelle famiglie di residenti a Marzamemi che, pur essendo pachinesi da generazioni, ora dovrebbero trasmigrare nelle liste dell'anagrafe netina. La decisione assunta dalla Prefettura spiegherebbe anche i motivi per cui le trenta famiglie marzamesi “sfrattate” dal loro comune di origine non hanno avuto alcuna risposta ad una lettera di diniego in risposta a quella fatta loro recapitare dagli uffici della casa municipale e non sarebbero ancora stati coinvolti in alcuna forma di dialogo avviata dall'ente comunale che pure aveva promesso, sindaco in testa, di adoperarsi per sanare almeno la loro posizione.

Intanto il presidente di “Autonomia Pachinese” e del “Comitato Pro Marzamemi” Pasquale Aliffi si è detto sempre più convinto che la soluzione definitiva debba passare per una complessiva revisione territoriale e non per delle semplici convenzioni che sono utili solo nell'immediato ma che non sono risolutive. “Stiamo cercando di sapere le argomentazioni addotte dal comune di Noto contro il comune di Palazzolo e stiamo seguendo con estremo interesse tutti gli sviluppi ed i risvolti giudiziari della vertenza tra Noto e Palazzolo”. Le notizie ultimamente comunque non sono state confortanti ed incoraggianti per intraprendere una battaglia giudiziaria nei confronti della città barocca. Comunque ad avvio del nuovo anno con molta probabilità sull'argomento territorio sarà convocato un consiglio comunale aperto in maniera da coinvolgere contemporaneamente cittadini e politica sulla vicenda che comunque non interessa soltanto la frazione di Marzamemi o le contrade limitrofe ma anche diverse contrade agricole legate per tradizione e sultura alla città del vino e del ciliegino ma che invece si trovano ad essere assoggettate alla giurisdizione della città barocca spesso lontana ed assente nel rapporto con i cittadini.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 20-12-2007 - Categoria: Cronaca

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E’ inammissibile che un Ente dello Stato quale la Magistratura con i suoi T.A.R debba puntualmente annullare quello che un altro Ente dello Stato quale il Parlamento Regionale ha deliberato con i suoi legislatori.
Nella nostra Provincia attualmente abbiamo in corso diverse richieste di revisione territoriale di popolazioni che singolarmente reclamano a gran voce uno stato di disagio nei confronti di Comuni in cui ricade la proprietà territoriale ed a cui rimproverano quello stato di abbandono e quella assoluta mancanza di servizi che amministrazioni lontane 20/30 chilometri non possono dare.
L’autonomia richiesta da Belvedere e Cassibile al Comune di Siracusa; le variazioni territoriali richieste dai Comuni di Palazzolo Acreide – Canicattini e Pachino nei confronti di Noto ed a sua volta dal Comune di Portopalo di C.P. nei confronti di Pachino sono tutte legittime richieste di popolazioni che vedono in tali richieste di autonomia l’unica possibilità di sviluppo del territorio.
Non si può accettare che grossi studi legali riescano a sostituirsi e ad annullare la volontà di popolazioni a cui non viene data neanche la possibilità di esprimersi in un referendum.
Il Comune di Palazzolo all’interno del quale entra il territorio di Noto lontano 30 chilometri, da almeno 35 anni cavalca la pratica della revisione territoriale senza riuscire ad annettere neanche un ettaro di territorio che richiede.
Altrettanto il Comune di Pachino che reclama diverse contrade in territorio di Noto abitate da Pachinesi ed infine il Comune di Portopalo che ha richiesto al Comune di Pachino del territorio per allargare i suoi piccoli confini.
Tutte richieste legittime che un rappresentante del Governo quale è il Prefetto dovrebbe quanto meno ascoltare invece che lasciare ai ricorsi legali la risoluzione di problematiche che scontentano le popolazioni a favore del Comune di Noto a cui tutti i comuni viciniori addebitano i disservizi esistenti nel suo stesso territorio ma lontani dal centro storico Netino dove sono concentrati tutti gli sforzi dell’amministrazione di Noto.
Il prefetto si dovrebbe far carico di indire un tavolo tecnico con i rappresentanti delegati di ogni comune interessato alla variazione territoriale dove accontentare con azioni sensate tutte le parti, anche il Comune di Noto che dovrebbe prendere atto di non poter dare servizi in diverse direzioni ed in territori tutti lontani decine di chilometri.
Ed invece saremo costretti probabilmente a prendere atto dello strapotere economico del Comune di Noto che usurpando territori che non possono appartenergli nel 21° secolo continuerà a dire nei tribunali che tutti le richieste di questi Comuni confinanti sono illegittime poiché nulla è vero di quanto loro affermano e che invece tutti i territori contesi sono abitati da gente di Noto e che in quei territori tutto funziona a meraviglia.
Scusate lo sfogo che non vuole sicuramente rappresentare un voler abbandonare la partita, (tutt’altro) ma vuole essere un ulteriore grido d’allarme verso la più alta carica rappresentante lo Stato nella nostra provincia che ha già comunicato il suo disinteresse sia per questa questione che per indire tavoli tecnici da noi richiesti per eventuali convenzioni fra il nostro Comune ed il Comune di Noto per parlare di problemi immediati nell’avvento della prossima stagione estiva.
Cordiali saluti. - Pasquale Aliffi – Presidente di Autonomia Pachinese