Teatro Giovane vince la scommessa e vuole raddoppiare

PACHINO - Si è conclusa la rassegna teatrale organizzata dal Teatro Giovane Pachinese di Sebastiano Cimino. «E' stata una delle migliori rassegne allestite qui a Pachino - afferma Cimino - e tutti noi, che l'abbiamo voluta e preparata, siamo contenti». Il responsabile di "Teatro Giovane" sottolinea la professionalità e la preparazione delle compagnie che si sono esibite in questa stagione al cine-teatro Politeama. «Abbiamo toccato tutte le province - aggiunge Cimino - e con lavori che il pubblico pachinese non aveva mai visto". Il dato delle presenze è quanto mai positivo. Per la prima volta la rassegna ha affrontato un teatro più grande, uscendo dalla dimensione ristretta di una sala-teatro parrocchiale che aveva ospitato il ciclo di spettacoli per tre anni. «Il riscontro di pubblico è stato soddisfacente a partire dalla fase della campagna abbonamenti - sottolinea Sebastiano Cimino - e questo la dice lunga sul livello di attenzione che abbiamo raggiunto con la nostra rassegna». Il discorso si sposta quindi sulla compagnia pachinese, il Teatro Giovane, che in questo periodo ha lanciato anche il gruppo dei più giovani. "Attualmente non siamo in condizioni di proporre un nuovo lavoro - dice Cimino - poiché i componenti della compagnia sono impegnati in più settori. In estate però avremo quattro serate all'aperto, grazie alla disponibilità manifestata anche quest'anno dal comune". Tra i lavori estivi si parla dell'arrivo di una compagnia nissena mentre l'attrice Gisella Calì dovrebbe proporre "My fair lady".

E il Teatro Giovane? "Ripresenteremo il Bell'Antonio - prosegue Cimino - nell'ennesimo omaggio a Brancati". Abbiamo parlato anche dei giovani del "Teatro Giovane": un gruppo, formato da studenti del biennio dell'istituto tecnico industriale e del liceo scientifico, costituitosi nell'ambito di un progetto contro la dispersione scolastica al Primo Istituto Superiore, diretto da Corrado Dipietro. «Abbiamo allestito - dichiara Cimino, che ha seguito i giovani in questo progetto - un lavoro di Luigi Pirandello, Liolà, che ha avuto la ribalta della rassegna teatrale e con riscontri di pubblico molto positivi. Mi hanno sorpreso le giovani leve del teatro pachinese che non hanno mostrato difficoltà di sorta a calarsi nei personaggi del lavoro pirandelliano. E qui non posso non ricordare anche il prezioso apporto della docente pachinese Giovanna Randone, di Carmelo Vella e Carmela Latino».

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 12-06-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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