Su Raiuno il caso del motopesca Cico

PORTOPALO - Domani sera alle ore 21 su Rai Uno, all'interno della trasmissione "Punto e a capo" condotta da Alda D'Eusanio, si parlerà del caso del motopesca "Cico" che ha fatto tanto discutere l'anno scorso dopo l'apertura di un'indagine da parte della Procura della Repubblica di Modica a carico dell'equipaggio del peschereccio di Portopalo che la sera del 18 agosto 2002 aveva tratto in salvo una carretta con 151 immigrati, alla deriva nel Mediterraneo. L'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ed in studio sarà presente il capitano del "Cico", il portopalese Corrado Scala, esempio in positivo nella marineria portopalese e dei pescatori che salvano i migranti in difficoltà. Con lui dalla D'Eusanio, oltre al resto dell'equipaggio, saranno presenti anche Corrado Valvo, l'avvocato netino che difende Scala, ed il sindaco portopalese, Fernando Cammisuli, che si sta battendo per difendere l'immagine di Portopalo dilaniata e vituperata dopo la vicenda legata al naufragio della notte di Santo Stefano del 1996. Quel caso è rimasto emblematico anche per il deprecabile comportamento di un gruppo di pescherecci, quelli che si recavano nella zona detta "Siccagno", che all'inizio del '97 pescavano e ributtavano in mare i cadaveri dei naufraghi. Quella vicenda allora ripresa soltanto dal quotidiano "Il Manifesto" e dall'emittente televisiva Telecolor che seguì il caso pochi giorni dopo il naufragio, fu rilanciata da una inchiesta del quotidiano "La Repubblica" che individuò e filmò il relitto del barcone maltese, l'F174, colato a picco con il suo carico umano in quella tragica notte di fine anno.

Lo spazio in prima serata su Rai Uno è un'occasione pertanto da cogliere al volo. "Non capita spesso - ha detto Cammisuli - di essere ospiti in un programma di prima serata e sul primo canale Rai. Poi se a questo si aggiunge la tematica che verrà trattata, quella relativa alle rotte dell'immigrazione clandestina e alla vicenda del "Cico", allora dobbiamo essere doppiamente soddisfatti". E ci sarà anche l'occasione per riparlare del progetto di legge presente al Senato che punta alla costruzione di un monumento in memoria di tutti i naufraghi del Mediterraneo. "Farò riferimento al disegno di legge del senatore Bevilacqua - aggiunge il sindaco di Portopalo - che se approvato porterà anche all'istituzione di un premio internazionale per ricordare le vittime della sciagura del sommergibile "Sebastiano Veniero", inabissatosi a largo di Capo Passero nell'agosto del 1925. "L'istituzione di questo premio, che andrà alle persone segnalatesi per salvataggi in mare - conclude Cammisuli - avrà inoltre la finalità di ricordare i marinai del Veniero, i cui resti giacciono tuttora in fondo al mare". Durante la trasmissione è previsto infine l'intervento di alcuni esponenti della comunità curda di Roma. L'appuntamento è per domani quindi, alle ore 21 su Rai Uno.

di Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 20-06-2003 - Categoria: Cronaca

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Cari amici e speculazione politica. Credetemi. E nulla piu'.
Sono circa due milioni gli immigrati che sulle, coste della Libia. attendono di poter fare il grande salto verso l'Europa. Verso la civiltà avanzata che garantisce condizioni di vita accettabile e migliorativa delle loro personali condizioni. Spinti dalla fame più nera tentano di dare alla loro vita una svolta significativa e migliorativa. Come in tutte le vicende umane anche quella vissuta dalle persone che trovarono ingiusta ed inumana morte:allora, 1996,fra Portopalo e Malta; come qualche giorno fà,al largo di Lampedusa, un'altra barca è andata a fondo per le avverse condizioni del mare.Purtroppo questi drammi sono all'ordine del giorno e nel prossimo futuro, se non interverranno adeguadamente i governi della Comunità Europea, questi eventi nefasti potranno ripetersi anche con maggiore intensità di quanto è avvenuto fino ad ora.Ci sono stati degli errori da parte della flottiglia di Portopalo di Capo Passero,nel 1996, come ci sono state delle persone della stessa Comunità che hanno compiuto gesti di senso opposto: il capitano Salvatore Lupo che indico il punto preciso dove si impigliarono le reti(sicchi i pachinu)e dove era il relitto del barcone maltese.Come anche il dramma degli uomini del Cico che per il loro prodigioso e nobile gesto andrebbero premiati al valore civile ed invece sono stati inquisiti e la barca sequestrata per qualche tempo. I casi della vita sono strani. E molto spesso chi è accusato ingiustamente perde tempo ,denaro e dignità sociale solo per avere fatto il proprio dovere civile.Come sembrerebbe emergere dalle gesta del Capitano Scala.Ma quello che emerge con esacrabile e recondità nefasta apologia e la questione del monumento e della proposta di LEGGE del Senatore Bevilaqua. Cosa centrano i morti del Sebastiano Veniero, se non la testarda ed inattuale riedizione di un passato che per l'italia è stata una vergogna infinita.Infatti è oramai evidente che è la revisione dell'ideologia mai sopita del periodo del fascimo che governa ogni atto e riferimentO CULTURALE del Sindaco di Portopalo di C.P.Caro Sindaco Lei è naturalmente libero di pensarla come vuole (si è lottato per permettere la libertà di espressione e si continua a farlo ancora oggi) non la critico per le sue idee e posizioni. Ma si ricordi che non si può ribaltare l'ineluttabile verdetto della storia su quello che è stato il Fascimo in europa ed in Italia e nel mondo.E oggi emerge ancora con stridente contraddizione con la coesistenza in un governo nazionale in cui il suo partito governa con chi vorrebbe annientare fisicamente altri inermi ed affamati immigrati che disperati e cercano una svolta nella loro "pur stupenda" vita.Cordiali Saluti da Orbetello. Dalla Pizzeria "Il Pachino". Spiros.