Stop al concorso di viceragioniere

Stop al concorso di viceragioniere PACHINO - È stato sospeso il concorso indetto dal comune di Pachino lo scorso 25 settembre per un posto di vice-ragioniere con categoria D3. Il commissario Margherita Rizza ha infatti deciso di accogliere il suggerimento dell'ufficio legale del comune secondo cui la casa municipale si trova già con un esubero di dirigenti in categoria D3 per cui aggiungere una ulteriore unità in un periodo di grave crisi economica sembra superfluo. Appare però quantomeno singolare la relazione redatta dall'ufficio legale che testualmente recita: «Si è appreso da un articolo giornalistico che il comune avrebbe indetto un concorso per un posto di vice-ragioniere con categoria D3 avente diritto ad uno stipendio base di €. 22.246,54 oltre alla tredicesima mensilità ed alle indennità familiari…». L'articolo cui fa riferimento il responsabile dell'ufficio legale era stato pubblicato sul nostro quotidiano. Quel che appare strano è che l'ufficio del personale e la ragioneria, che sono i settori direttamente interessati alla nuova assunzione, sono ubicati esattamente allo stesso piano rispetto all'ufficio legale e tuttavia, nonostante il bando di concorso sia stato pubblicato sul sito istituzionale del comune e sulla gazzetta ufficiale, siano stati fatti impegni di spesa, scelti criteri di selezione e modalità per stilare una graduatoria, l'ufficio legale della casa municipale viene a conoscenza del concorso leggendo la cronaca di Pachino del nostro giornale. Va bene che «la mano destra non deve sapere cosa fa la mano sinistra», ma qui si sta parlando di un pubblico concorso bandito da un ente pubblico! Ma vi è di più.

Il dirigente dell'ufficio legale nella sua relazione con la quale si invita a sospendere il concorso, ha rilevato l'inopportunità del concorso, «bandito dopo che gli organi elettivi comunali erano stati sciolti». Anche questa appare come un'altra singolarità: un dipendente o risulta necessario per l'organico della casa municipale, o non è necessario, ma ciò indipendentemente dal fatto che gli organi elettivi siano o meno in carica. In realtà il bando di concorso era stato piuttosto criticato poiché per assegnare un posto di vice-ragioniere si richiedeva un doppio requisito, ossia la laurea in economia e commercio ed il diploma di ragioniere, nonostante il titolo superiore normalmente sia assorbente di quello inferiore. Se un ente deve assumere un ragioniere ma vuole un dipendente maggiormente qualificato, selezionerà un laureato in economia, e certamente appare superfluo chiedere un doppio requisito: basta quello di livello superiore.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 02-11-2008 - Categoria: Cronaca

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