Stasera l’aula vota la sfiducia al presidente Blundo

Stasera l’aula vota la sfiducia al presidente Blundo PACHINO - È una settimana incandescente dal punto di vista politico quella che si apre questa mattina in città. Questa sera infatti in consiglio comunale è prevista la discussione e votazione della sfiducia al presidente del consiglio comunale Salvatore Blundo. Una mozione promossa con uno scopo chiaramente politico: quello di dimostrare la compattezza degli otto consiglieri vicini al primo cittadino e dunque la mancanza dei numeri da parte dell'opposizione necessari per approvare un'altra mozione di sfiducia, quella al sindaco Giuseppe Campisi che arriverà in aula venerdì. Un gioco incrociato, dunque, quello che si svolgerà in aula, ed un braccio di ferro che le forze politiche stanno rendendo sempre più duro in un confronto aspro e senza colpi bassi. Alla base delle motivazioni ufficiali addotte per giustificare la mozione di sfiducia al presidente del consiglio Blundo, c'è la «parzialità» con cui il consigliere che siede nello scranno più alto del civico consesso guiderebbe le sedute consiliari. Un comportamento che, secondo gli otto firmatari della mozione, non sarebbe da «primus inter pares» né volto ad una conduzione super partes del consiglio.

Infatti «innumerevoli volte nelle discussioni su ogni punto all'ordine del giorno, -si legge nelle mozione di sfiducia- si è fatto in modo che i consiglieri comunali votassero senza alcuna garanzia, ammettendo discussioni infinite da parte dei consiglieri comunali appartenenti al suo movimento politico, quello di Rinascita di Pachino». A Blundo inoltre i consiglieri vicini alla compagine di governo imputano di avere ammesso a parlare in particolar modo il consigliere comunale Giuseppe Gambuzza che ultimamente non ha lesinato critiche sia al sindaco che ad un esperto del primo cittadino con accuse definite «infamanti». Ma difficilmente in consiglio comunale questa sera potranno essere raggiunti gli undici voti per destituire Blundo. Il presidente del consiglio infatti nei giorni scorsi avrebbe riunito tutti i consiglieri di opposizione (maggioranza numerica in consiglio) che gli avrebbero rinnovato la fiducia, per cui tutto lascia pensare che la mozione sarà respinta. Giochi invece ancora aperti per l'altra mozione di sfiducia, quella al primo cittadino, che andrà in scena venerdì. Gli undici consiglieri promotori sono infatti alla ricerca di altri due esponenti consiliari per raggiungere il fatidico numero di 13 voti necessari per il rompete le righe ed il ritorno anticipato alle urne. Dalla loro parte c'è un'arma in più: se i 13 consiglieri non si troveranno, gli 11 esponenti potrebbero comunque determinare lo scioglimento del consiglio comunale bocciando il bilancio di previsione che arriverà in aula la prossima settimana.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 08-09-2008 - Categoria: Politica

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