Spiagge piene nessuno nei locali

PORTOPALO - «Un paese che vuole dirsi turistico non può vivere di turismo solo nelle prime tre settimane d'agosto». Giovanni Petralito, titolare di un esercizio commerciale del centro, riprende l'analisi effettuata qualche giorno fa da Agostino Campisi. «I locali del centro sono al collasso – afferma Petralito – pur essendo ben oltre la metà di luglio, l'afflusso che si registra è molto scarso, non da paese turistico. L'anno scorso di questi tempi riuscivo a vendere venti chili di gelato a settimana, ora appena un chilo. Del resto basta mettersi fuori e contare le persone che passano per rendersi conto che questo paese non dirsi turistico». L'analisi di Petralito tratteggia un quadro di forte preoccupazione per un territorio dove il turismo viene ritenuto la terza colonna dell'economia locale, dopo pesca e agricoltura. «Ma quale terza colonna – afferma Lella, compagna di Giovanni Petralito – qui siamo alla canna del gas. Il turismo non decolla, di iniziative di un certo rilievo, per invogliare la gente a venire qui e non annoiarsi, non si vede nemmeno l'ombra. A Marzamemi c'è un gran fermento mentre qui siamo in una specie di monastero all'aperto.

Lo stesso sindaco di Portopalo trascorre le sue serate a Marzamemi». Lella si scaglia anche con il mercato degli affitti stagionali di immobili. «Si arriva a cifre esorbitanti, 1500 euro per due settimane, l'equivalente di 3000 euro mensili, senza aria condizionata. Così si ammazza il turismo, invitando la gente a stare alla larga da Portopalo. Tra l'altro, nessuno fa niente, neanche un abbozzo di controllo alla luce del fatto che nella quasi totalità dei casi siamo in presenza di locazioni in nero. Però nei bar controllano ogni cosa e se non rispetti tutto a puntino ti becchi verbali da centinaia di euro. Ditemi voi, allora, se questo paese non è destinato a capottare economicamente nell'arco di pochi anni». Eppure le spiagge sono affollate per tutta la settimana. A Scalo Mandrie trovare un parcheggio è un'impresa. Ma questa massa di persone la sera, in larga parte, diserta Portopalo. «Non ci sono attrattive, è sempre la solita solfa, i giovani vanno a Pozzallo o a Marzamemi. L'incasso di agosto servirà solo a pagare le spese – conclude amaramente Petralito – e continuando così mi chiedo dove andremo a finire».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 22-07-2006 - Categoria: Cronaca

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