Spaccatura in Forza Italia, il presidente Nicastro a rischio sfiducia

PACHINO - Il bubbone interno a Forza Italia è esploso clamorosamente durante la votazione del conto consuntivo e non è stata una assoluta novità, anzi da tempo il malessere interno al partito azzurro covava ed acquistava nuova forza virulenta. Negli ultimi mesi il gruppo consiliare del partito di Berlusconi è passato da 5 componenti a tre. A fuoriuscire sono stati prima Dipietro che oggi risulta indipendente ma molto vicino al gruppo dell'Udc e poi Petralito che dopo essere stato proposto alla poltrona di primo cittadino dai forzisti oggi ha lasciato il centrodestra non condividendone gli ideali ed i programmi e si è dichiarato indipendente quasi in coincidenza con il passaggio di Latteri alla Margherita. Rimasti in tre i forzisti risultano ben lontani da uno spirito unitario.

Vige una lacerazione interna tra i consiglieri Quartarone e
Sultana da una parte, decisi a rimanere all'interno
dell'amministrazione nonostante il resto della Cdl sembri
avere abbandonato il sindaco al sua destino, e Nicastro
dall'altra che ricopre il ruolo di presidente del consiglio e
che ha deciso di non appoggiare l'azione amministrativa,
sostenuto nella sua decisione dal resto del partito azzurro
che ritiene sbagliato rimanere in maggioranza senza gli alleati della Cdl. La coalizione potrebbe sfiduciare il presidente così come ha già cercato di fare con il vicepresidente Francavilla, magari con qualche voto dell'opposizione. Ieri seduta di Consiglio comunale con all'odg proprio la sfiducia del vicepresidente.

SA. MAR.
Fonte: LaSicilia.it il 15-09-2004 - Categoria: Politica

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