Sopralluogo al molo di Levante

Sopralluogo al molo di Levante PORTOPALO - E' stato effettuato ieri mattina un sopralluogo nella banchina del molo di Levante. Un passaggio che prelude alla consegna dei lavori alla ditta che dovrà effettuare gli interventi di rifacimento della struttura, danneggiata dalle mareggiate nell'ormai lontano autunno del 2003. Al sopralluogo hanno preso parte, tra gli altri, l'architetto Martinez, responsabile unico del procedimento, Salvatore Cascione, dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, e il vicesindaco Michele Taccone. I responsabili della ditta assegnataria hanno visionato tutta la parte documentale. Tutto è pronto, dunque, per la consegna dei lavori. Passaggio che darà il via alla sistemazione della banchina dopo cinque anni di attesa e parecchie polemiche per le lungaggini dell'iter burocratico che hanno complicato la situazione nella parte di levante dell'area portuale, creando molte difficoltà ai pescatori e agli addetti ai lavori. “Ormai l'iter amministrativo è alle sue battute finali – dichiara il sindaco Fernando Cammisuli – e non resta altro che attendere ancora pochi giorni per l'inaugurazione e quindi l'inizio vero e proprio dei lavori. Abbiamo più volte specificato, in questi anni, le cause e i motivi dei ritardi, non imputabili all'Amministrazione comunale.

Anzi, abbiamo più volte sollecitato gli organi regionali competenti per accelerare i termini”. L'area del molo di Levante del porto, così come si presenta oggi, è ridotta in uno stato pietoso. Oltretutto, proprio in questa parte, si è allestito, quando le circostanze lo hanno reso necessario, il dispositivo per il primo soccorso e l'accoglienza dei migranti sbarcati al porto. “Il molo di Levante – ha aggiunto il sindaco Cammisuli – tornerà efficiente e questo migliorerà non poco la funzionalità del porto, a beneficio, ovviamente, della nostra marineria”. La fase attuale vede il settore ittico in grosse difficoltà a causa dell'aumento continuo del costo del carburante per i pescherecci che sta riducendo i già risicati margini di redditività delle imprese con conseguenze nefaste per non pochi lavoratori. Tra l'altro la crisi della pesca si riverbera in modo negativo, a cascata, sull'intera economia locale che poggia soprattutto su questo comparto che continua a registrare sempre maggiori uscite a fronte di minori entrate e con un'età media degli addetti sempre più alta. Tutti sintomi di una crisi economica di cui non si riesce ad intravvedere la conclusione.

SER. TAC.
Fonte: LaSicilia.it il 17-05-2008 - Categoria: Cronaca

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