«Sono tranquilla e le denunce sono fuori luogo»

«Sono tranquilla e le denunce sono fuori luogo» PACHINO - «Sono assolutamente tranquilla sulle denunce e sugli esposti, ritenendoli fuori luogo ed inopportuni». Replica così il vicesindaco Nunziata Nastasi alle notizie di alcuni esposti a suo carico dove si paleserebbe un eventuale abuso di poteri nell'attribuzione degli incarichi dirigenziali ad alcuni dipendenti comunali, incarichi che hanno avuto effetto retroattivo dal mese di giugno e scadranno il 31 ottobre. «Non ritengo di avere leso il diritto di nessuno né di avere prevaricato alcuna normativa, -ha continuato la Nastasi- ma credo di avere fatto solo quello che era necessario fare. Da tempo infatti gli incarichi dirigenziali erano scaduti ed alcuni dirigenti manifestavano le loro perplessità nel dovere firmare atti in regime di proroga senza delle attribuzioni precise. Purtroppo il sindaco non aveva ancora rinnovato le nomine, -ha continuato il vicesindaco con funzioni di primo cittadino-, forse preso dai mille impegni e dalla situazione politica che precipitava, per cui io mi sono ritrovata con questa incombenza e con un pregresso da sanare.

Per mesi infatti i funzionari hanno continuato a firmare atti senza che materialmente le competenze fossero state loro attribuite. Fra l'altro, il rinnovo è valido fino al 31 ottobre per dare al commissario la possibilità di decidere liberamente sul da farsi». Il fatto che da alcuni mesi le dirigenze non venivano rinnovate da alcuni è stato interpretato come indice che si poteva continuare a non attribuire gli incarichi dirigenziali fino all'arrivo del commissario. Al contrario in seno alla casa municipale, si ritiene che proprio il fatto che da tempo le nomine erano scadute, rendeva l'atto indifferibile ed urgente. Nessuna responsabilità dunque sarebbe da ascrivere al vicesindaco che si è limitato a sanare una situazione pregressa trascinatasi per mesi e per un'attività di fatto già svolta da tutti coloro che rivestivano funzioni dirigenziali. In mancanza del rinnovo delle dirigenze, secondo i vertici della casa municipale, il rischio era la paralisi dell'attività amministrativa con conseguenze negative sulla cittadinanza.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 02-10-2008 - Categoria: Cronaca

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