Slitta il processo sul naufragio di Portopalo

Dal Tribunale di Blois, in Francia, non è stata ancora pronunciata la decisione sulla richiesta di estradizione avanzata dal Ministero della Giustizia del nostro Paese nei confronti del comandante della motonave «Yohan», il cittadino libanese Youssef El Hallal, 45 anni, perchè accusato di omicidio volontario aggravato. L'uomo, considerato assieme al pachistano naturalizzato maltese Sheik Ahmed Turab, il principale responsabile del naufragio della vigilia di Natale 1996 che provocò la morte di 283 cittadini asiatici, venne arrestato dagli agenti della Squadra Mobile il 13 ottobre scorso perchè nei suoi confronti il Giudice per le indagini preliminari Monica Marchionni, aveva emesso un'ordinanza di custodia in carcere perchè accusato di omicidio volontario aggravato come dolo eventuale. Lo scorso 12 dicembre, il comandante della motonave «Yohan» è comparso dinanzi al Tribunale di Blois e, tramite il suo legale di fiducia, Francesco Comi, si è opposto all'estradizione richiesta dalla magistratura siracusana perchè, a suo dire, la nuova contestazione di reato, quella di omicidio volontario, è stata contestata sulla base di deduzioni della Procura della Repubblica e non attraverso prove inconfutabili che dimostrerebbero la sua responsabilità nell'annegamento dei 283 cittadini asiatici.

Il Tribunale si è riservato e fino ad ieri mattina, giorno in cui era fissato il dibattimento davanti alla Corte d'Assise di Siracusa (presidente, Romualdo Benanti; a latere, Giuseppe Artino Innaria), non aveva deciso se estradare oppure no il comandante della motonave «Yohan». In assenza di notizie dalla Francia, la Corte ha deciso di rinviare il processo a carico di Youssef El Hallal, difeso dall'avvocato Francesco Comi, e di Sheik Ahmed Turab, assistito dall'avvocato Giuseppe Cristiano, al 29 gennaio del prossimo anno. Contro i due imputati si sono costituiti parti civili alcune organizzazioni che tutelano i parenti dei 283 cittadini asiatici periti in quel naufragio, rappresentate in giudizio dagli avvocati Ezechia Paolo Reale, Alessandra Lorenzetti, Umberto Di Giovanni e Simonetta Crisci. La pubblica accusa è rappresentata dal sostituto procuratore Paola Vallario che già in passato, assieme al procuratore Roberto Campisi, si era occupato delle indagini relative al primo procedimento per il tragico naufragio avvenuto a 19 miglia dalla costa di Portopalo, quando al comandante della «Yohan» e agli altri tredici componenti dell'equipaggio veniva contestato il reato di omicidio colposo plurimo. Successivamente, a seguito della localizzazione del relitto che era colato a picco con i 283 cittadini asiatici, la Procura aveva contestato il reato di omicidio volontario al comandante e al pachistano organizzatore del viaggio.

Pino Guastella
Fonte: LaSicilia.it il 20-12-2003 - Categoria: Cronaca

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