Silenzio sulla sanità accordi non rispettati

Il deputato regionale dei Ds Roberto De Benedictis polemizza per la mancata risposta ad una sua interrogazione del 13 novembre scorso sulle ragioni per le quali non sono stati rispettati i parametri del decreto del 27 maggio sul numero dei posti letto programmati nel presidio ospedaliero di Noto. L'accordo, afferma il parlamentare, avrebbe dovuto prevedere anche la istituzione di nuovi reparti e servizi e violerebbe il suo stesso spirito nel momento in cui istituisce nella intera provincia un aumento di percentuale dei posti letto nelle case di cura private superiore al dato di quasi tutte le altre province siciliane: dal 15,9 al 18,7 per cento. Noto avrebbe dovuto ottenere una dotazione complessiva di 120 posti letto per acuti e 16 per le lunghe degenze, oltre ad altri 32 posti per i casi di riabilitazione. Non solo: «Le scadenze allora annunciate per l'attuazione dell'accordo risultano per la gran parte non rispettate, né si ha alcuna certezza dei tempi entro cui il piano sarà attuato». De Benedictis poi sottolinea come il problema sia sostanzialmente politico.

«Gli spostamenti da una parte all'altra di manager - afferma - avrebbero soltanto lo scopo di pareggiare i conti all'interno della Cdl, che in questo momento sfugge alle proprie responsabilità politiche».
La cattiva gestione della sanità, afferma il deputato, non sarebbe da ascriversi a singole colpe dei manager: «Se si sposta un manager è perché si spera che quello che verrà possa essere più accomodante». Tutto questo affossamento della sanità pubblica dipenderebbe, quindi, dalla incapacità da parte delle forze politiche di sapersi assumere le proprie responsabilità.
Nel frattempo alle domande rivolte in seno all'Ars continua a seguire un incessante silenzio. «Non è ancora avvenuto alcunché da parte di nessuno», commenta laconicamente De Benedictis.

Roberto Rubino
Fonte: LaSicilia.it il 11-02-2004 - Categoria: Cronaca

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