Silenzio, la parola alle urne

I ministri Stefania Prestigiacomo, Enrico La Loggia e Gianni Alemanno, il presidente dei senatori di Alleanza Nazionale Domenico Nania, l'assessore regionale Fabio Granata e il sindaco di Siracusa Titti Bufardeci, hanno chiuso la campagna elettorale per il centro destra a favore del candidato Vincenzo Vinciullo. Ieri, ci sono state manifestazioni elettorali della casa delle libertà a Portopalo, Avola, Noto, Lentini, Carlentini, Augusta, Francofonte, Sortino e Siracusa. «L'entusiasmo che abbiamo incontrato in tutte le piazze - è il commento dell'assessore Fabio Granata - dimostra il radicamento ormai fortissimo di Enzo Vinciullo. Siamo Molto ottimisti per l'affermazione di un progetto che rilanci defintivamente la nostra provincia». Per il centro sinistra l'ultimo big nazionale che si è speso a favore di Marziano è stato il segretario nazionale dell'Udeur Clemente Mastella. «Grazie all'impegno determinante dell'Udeur il centro sinistra vincerà e Bruno Marziano sarà presidente della provincia», ha dichiarato il leader del Campanile. I comizi di chiusura della campagna elettorale di Bruno Marziano sono stati fatti dal candidato presidente e dai suoi assessori in pectore in alcuni centri della provincia. E', quindi, certo che ci troviamo di fonte a un duello all'ultima scheda perchè fra i due si dovrebbe riproporre la sfida incerta nel risultato del primo turno di due settimane fa. Esito incerto perchè Marziano sarà costretto a ripetere il buon successo personale ottenuto due settimane fa quando è stato in grado di "catturare" ben diecimila voti dei partiti del centrodestra facendoli mancare al suo avversario.

Lo sfidante Vinciullo deve invece confermare il vantaggio, nonostante sia stato esiguo, ottenuto al primo turno. In molti dicono che senza l'aiuto delle liste della Casa delle libertà il suo destino è segnato ma la mobilitazione che ha ottenuto da parte dei big provinciali del suo schieramento fa ben sperare i suoi supporters. La campagna elettorale si è ormai infuocata. La prima parte è stata condotta all'inglese, con critiche spesso pungenti ma senza eccedere nei toni. A rendere più facile questa condotta è stata la scelta, fatta da entrambi, di evitare i faccia a faccia televisivi. In queste due settimane prima del ballottaggio questi dibattiti ci sono stati ed hanno esasperato gli animi dei due duellanti. E' scomparsa la fredda cordialità fra amministratori di diverso schieramento politico, i toni si sono accesi alle accuse reciproche e si è, infine, passati ai comunicati stampa di condanna. Vinciullo accusa Marziano di essersi ritirato dagli ultimi dibattiti televisivi per paura di continuare a fare brutta figura. Il presidente uscente definisce le accuse mistificazioni e parla di un patto, con testimoni, fra i due candidati di limitare i faccia a faccia televisivi. «Il comportamento di Marziano è stato alquanto strano, perchè in un primo momento ha assicurato la sua presenza, poi ci ha ripensato ed ha preferito non partecipare al dibattito perchè, come egli stesso ha detto, non disponibile per motivi di salute - ha scritto Vinciullo -. Questa motivazione risulta alquanto strana in quanto è stato sotto gli occhi di tutti il fatto che Marziano ha continuato la campagna elettorale. Mi sembra un atteggiamento poco responsabile e consequenziale alla mancanza di successo che ha ottenuto nei precedenti confronti televisivi con il sottoscritto». Non si è fatta attendere la replica del presidente uscente: «Il candidato del centrodestra, adesso, pur di fare notizia, si inventa qualcosa e dimostra quanto sia inaffidabile. Il confronto non si è tenuto perchè avevamo concordato, davanti a testimoni, di non impegnarci per quel confronto e di utilizzare il tempo per i tanti impegni di ambedue. Ora il signor Vinciullo, dice ben altro. Per cui sappia, non c'è nessuna fuga dal confronto ma solo la mancata parola del candidato del centrodestra».

di Lino Di Tommaso
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 07-06-2003 - Categoria: Politica

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LA VITTORIA DIMEZZATA.e consociazionismo istituzionalizzato.


Rflessioni e appunti sulle anomalie politiche nel siracusano.
Ho fatto un breve controllo, rimanendo nell'ambito regionale, per constatare come solo in Provincia di Siracusa si sia avuta la vittoria di tutti.(Polo in Consiglio e Bruno Marziano Presidente)
Nel primo turno e in consiglio provinciale ha stravinto il Polo e le C.d.L: infatti sono loro ad avere la maggioranza in Consiglio Provinciale con ben 20 consiglieri. Mentre il Centrosinistra (La riedizione del fustigato Ulivo) ne ha solo 15 di consiglieri. Sappiamo che ciò è dovuto al voto disgiunto che in Sicilia è permesso anche alle Provinciali. Da questa paradossale situazione trovo spunto per fare qualche riflessione e spunti critici che naturalmente saranno invisi e non condivisi sopratutto dai partiti del Centrosinistra.
1) La quantità di votanti al secondo turno si attesta a livelli inusitati che molto dovrebbero fare riflettere chi parla di "partecipazione" di "cittadini" e di belle parole di democrazia che a mio modestissimo parere continua non solo a mancare ma la forbice si allarga inesorabilmente.
2)L'Elezione del Presidente è stata votata da solo elettore su tre degli aventi diritto. Essendo, appunto, all'intorno del 30% l'afflusso alle urne alla votazione.
3) Se in Toscana, i partiti della centro sinistra si allarmano per la scarsa partecipazione, che comunque rimane a livelli ben più alti, gli stessi partiti siciliani e siracusani non gli passa neanchè per l'anticamera del cervello a porsi il problema.
4) Se non ci si rende conto che la partecipazione e ridotta all'osso e che la stessa è figlia della condotta politica dei partiti che nel tempo hanno ridotto le segreterie delle stesse a fortini inespugnabili di una elitè di autoreferienziali soloni che hanno fatto di questa pratica la loro prima ragione di vita e di benessere personale.
5)Se non capiscono che il loro ruolo è stato, con queste elezioni, ridimensionato e ricondotto solo ed eslusivamente a testimoni di una stagione che sarà e dovrà essere (apparentemente conflittuale al massimo) ma di fatto pragmatica e altamente consociativa (per esplicita necessità produttiva della Giunta) per il suo Presidente e la sua nuova Giunta. Insomma sarà solo consociazionismo istituazionalizzato e forzato inficiando già alla base i presupposti normali del funzionamento delle istituzioni e della democrazia.Riportando indietro le lacette della storia.Pertanto vi prego non parlate affatto di maggioritario e di vittoria perchè a me questa sembra, come è evidente,la sconfitta di tutti.