Silenzio del Comune sui tributi

PACHINO - Nessuna risposta da parte dell'amministrazione comunale all'istanza popolare relativa alla definizione dei tributi locali. A più di un mese di distanza dalla presentazione della petizione popolare i cittadini sollecitano gli amministratori ad intervenire, prima di proseguire con forme di protesta o secondo i procedimenti legali. Continua la presa di posizione dei circa centocinquanta firmatari del documento, protocollato in data 10 febbraio 2003, in cui sulla base dell'articolo 13 della Legge Finanziaria 2003, si chiede al Comune la riduzione dell'ammontare delle imposte e delle tasse. L'iniziativa, prevista nell'articolo 15 dello Statuto Comunale, dove si dà facoltà ai cittadini di presentare al sindaco provvedimenti di interesse generale, è stata sostenuta dalle categorie sindacali Cgil, Csl, Uil, oltre che da alcuni movimenti politici, Comunisti Italiani, Sdi, Rifondazione Comunista, Udeur, Liberal Socialisti. Il silenzio dell'amministrazione comunale, che ha il dovere di rispondere a qualsiasi istanza popolare, ha suscitato la reazione dei promotori e dei firmatari dell'istanza popolare. Secondo quanto è scritto nello Statuto Comunale, infatti, un risposta sarebbe dovuta giungere entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza. Da parte dei rappresentanti delle categorie dei sindacati, se non una soluzione definitiva, quantomeno, sarebbe stato auspicabile un tentativo di avvicinamento, una forma di dialogo per giungere ad un comune accordo.

"Il silenzio degli amministratori -dichiara il segretario della Cgil Nino Preziosi- dimostra non solo un'indifferenza nei confronti delle esigenze della cittadinanza, ma anche che le associazioni sindacali non vengono consultate per problematiche di carattere sociale, che riguardano la popolazione. Procederemo nella lotta, per cui non è escluso uno sciopero a breve scadenza, o altre forme di protesta più dure. Intendiamo eventualmente rivolgerci alla magistratura, sono previste infatti pesanti sanzioni per omissioni di atti d'ufficio. Le vicende politiche non devono far trascurare gli atti amministrativi". Come conferma la Cgil in rappresentanza dei firmatari, ogni mezzo a disposizione della cittadinanza verrà utilizzato per concludere una lotta aperta già a partire dal lontano 2000. Fu allora infatti che un apposito gruppo di lavoro chiedeva in un verbale, firmato dal vice sindaco, di provvedere al censimento delle utenze idriche apponendo i sigilli ai contatori che ne risultavano sprovvisti ed individuando eventuali allacci abusivi, alla rideterminazione delle tariffe relative agli anni 1999-2000 per evitare nuove contestazioni per i ruoli di prossima emanazione.

di Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 18-03-2003 - Categoria: Cronaca

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